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Marco Liorni: “Napoli mi è entrata dentro. Reazione a Catena? Torniamo con una novità”

Marco Liorni: “Napoli mi è entrata dentro. Reazione a Catena? Torniamo con una novità”. Marco Liorni su Napoli e il ritorno di Reazione a Catena da ieri su Raiude con una novità, il conduttore ne parla un una intervista a ‘Tv Sorrisi e Canzoni’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

Marco, lei passa da un programma all’altro senza fare neanche una pausa. I primi giorni non avrà problemi a capire dove si trova?
«Sì, specialmente il primo anno mi capitava. Ma ormai Napoli, dove facciamo “Reazione a catena”, mi è entrata dentro. È come una rimpatriata e anzi pregusto il ritorno perché c’è un clima allegro e sereno, soprattutto per il tipo di programma, che è di puro divertimento e gioco, ma anche per il gruppo di lavoro. Anche io sono più scanzonato».

La prima novità è che “Reazione a catena” proseguirà sino al 30 ottobre. Un bel riconoscimento, no?
«Sì, un po’ perché le estati si sono allungate e quindi si allunga pure il programma! Ma non mi preoccupa, anzi sono contento di fare compagnia ai telespettatori un mese in più. Il programma in fondo è basato sulla gioia e la si cerca tutto l’anno».

Cambierete qualcosa?
«I giochi sono consolidati, ma forse ne arriverà uno nuovo in autunno. Abbiamo rinnovato la scenografia, molto estiva, con colori ancora più decisi, e poi dopo due anni torna finalmente il pubblico in studio: ci è mancato tantissimo».

Marco Liorni: “Napoli mi è entrata dentro”

Dopo quattro anni condurlo è diventata una passeggiata di salute o c’è sempre un filo di ansia?
«Da un lato c’è sempre un po’ di fibrillazione ed emozione. Dall’altro c’è un tale senso di liberazione per cui non vedo l’ora di andare a Napoli! Il concorrente, ma anche il conduttore, è più libero, si lascia andare e tirando fuori i propri “ricordi emotivi” è più facile che indovini le risposte: le migliori squadre sono infatti quelle “pazze” o bene assortite. È un gioco di squadra, che è ancora più bello perché tre persone diventano una cosa sola. Inoltre c’è un’Italia poco raccontata in tv, che ama la cultura, la lingua italiana, ragazzi spesso laureati che in genere non si mostrano perché non fanno notizia. Invece questa Italia c’è ed è bella. Si respira un clima davvero speciale in questo programma».

[…] Lei è un bello della tv. Come reagisce davanti alle fan invadenti?
«Ci sono tante signore attorno ai 70-80 anni che mi dicono cose belle. Mi rende molto orgoglioso!».

[…] Come ha reagito quando ha saputo che sarebbe diventato papà per la prima volta, parlo di Niccolò, 27 anni, nato dal suo primo matrimonio?
«Mi ricordo questo senso quasi divino di creare una vita. Ho avuto un moto di commozione. Ti esplode qualcosa dentro e senti un’emozione fortissima. Ma era ancora il vecchio Marco, quello controllato».

L’ultima volta invece come’è stata? (Dalla seconda moglie Giovanna Astolfi ha avuto Viola, 11, ed Emma, 17).
«Ho provato una gioia grande. Giovanna ha aperto la porta e ha detto: “È arrivata”. Io ero al computer, mi sono alzato e ci siamo abbracciati forte, come quando segna la Roma!».

Come reagiscono i suoi figli vedendola in tv?
«Mi prendono in giro e mi imitano, tra l’altro benissimo: come metto le mani, come indico, guardo la telecamera, quando ho la voce più profonda e impostata… e io rido».

La sua reazione quando ha visto per la prima volta Giovanna?
«Ho provato un senso di allegria».

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