Bimbi concepiti con trattamento fertilità, scoperti rischi più alti per due malattie: lo studio. I bimbi concepiti da genitori che hanno subito un trattamento per la fertilità, hanno il 77% in più di probabilità di sviluppare eczema e il 30% in più di probabilità di soffrire di asma. Lo rivela uno studio del National Institute of Child Health and Human Development, e del National Institute of Environmental Health Sciences, entrambi parte del National Institutes of Health (NIH).
I ricercatori hanno scoperto che la prevalenza dei trattamenti negli ultimi anni potrebbe lasciare il bambino vulnerabile. Stando ai risultati, i bimbi concepiti dopo l’uso del trattamento hanno il 77% in più di probabilità di soffrire di eczema, con un aumento del 30% del rischio di asma. Inoltre, hanno il 45% in più di probabilità di richiedere una prescrizione di farmaci per l’allergia in gioventù.
Il meccanismo che causa questo fenomeno non può essere determinato dal team di ricerca dell’NIH, ma sino richieste ulteriori indagini sui potenziali collegamenti tra il trattamento e le condizioni di cui sopra, ormai sempre più numerosi. I ricercatori hanno raccolto dati da 5.000 madri e 6.000 bambini nati dal 2008 al 2010. Le madri sono state intervistate per verificare se avevano utilizzato il trattamento prima, la propria salute e quella dei loro figli.
Bimbi concepiti con trattamento per la fertilità, più alto rischio eczema e asma
“In particolare, abbiamo visto che i bambini concepiti con trattamenti per l’infertilità – inclusa la fecondazione in vitro, l’assunzione di farmaci che stimolano l’ovulazione e sottoposti a procedure che inseriscono lo sperma nell’utero – avevano maggiori probabilità di avere almeno 2 segnalazioni di respiro sibilante all’età di 3 anni, il che è considerata una potenziale indicazione di asma all’inizio”, ha detto a DailyMail.com la dottoressa Edwina Yeung, ricercatrice del NIH.
“Quando abbiamo seguito questi bambini dai sette ai nove anni di età, abbiamo scoperto che i bambini concepiti con questi trattamenti avevano maggiori probabilità di soffrire di asma, eczema o di avere una prescrizione di farmaci per l’allergia”. I risultati dello studio sono stati pubblicati la scorsa settimana sulla rivista scentifica Human Reproduction.
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