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Corea del Nord, Pyongyang pensa a test bomba H nel Pacifico

Minacce di un nuovo test con bomba H, Kim: “Trump è un folle e pagherà caro”

La Corea del Nord potrebbe condurre il più potente test di bomba all’idrogeno nel Pacifico, tra le “azioni di più alto livello” contro gli Usa. E’ l’ipotesi espressa dal ministro degli Esteri nordcoreano Ri Yong-ho in merito alle affermazioni del leader Kim Jong-un, che sta considerando iniziative in risposta al presidente americano Donald Trump e alla sua minaccia di “distruzione totale” del Paese asiatico.
“Potrebbe essere la detonazione più potente di bomba all’idrogeno nel Pacifico”, ha affermato Ri, a New York per seguire i lavori dell’Assemblea generale dell’Onu, aggiungendo però “di non avere idea di quali azioni potrebbero essere prese dato che saranno ordinate dal leader Kim Jong-un”.

Trump intanto ha firmato l’ordine esecutivo per imporre nuove sanzioni alla Corea del Nord. Lo ha annunciato lo stesso presidente Usa, spiegando che questo ordine “rafforza in modo significativo l’autorità per colpire individui, società, istituzioni finanziare che finanziano e facilitano il commercio con la Corea del Nord”.
“Voglio essere chiaro, questo ordine prende di mira un solo Paese, e questo Paese è la Corea del Nord”, ha aggiunto Trump, rispondendo a chi si è chiesto che impatto potranno avere queste nuove misure sulla Cina, principale partner commerciale di Pyongyang.
“Lo sviluppo di armi e missili da parte della Corea del Nord è una grave minaccia alla pace e alla sicurezza in questo mondo ed è inaccettabile che altri sostengano finanziariamente questo regime canaglia criminale”, ha detto ancora Trump.
Riguardo alla Cina, Trump ha detto che Xi Jinping ha ordinato alle banche cinesi di smettere di fare affari con le istituzioni nordcoreane, ed ha definito la mossa “molto coraggiosa” e “inaspettata”, lodando il presidente cinese. E poi ha spiegato che l’ordine dà al segretario del Tesoro, Steven Mnuchin, “discrezionalità nel colpire ogni banca straniera” impegnata in transazioni collegate al commercio con la Corea del Nord.

Il discorso del presidente americano hanno convinto Kim – riferisce l’agenzia nazionale nord-coreana – che ha aggiunto: “il percorso da me intrapreso è corretto e lo seguirò fino alla fine”. Il dittatore asiatico ha ribadito di stare “pensando intensamente alla risposta da dare e che Trump è un folle non adeguato a ricoprire il ruolo di comandante in capo di un Paese. Trump pagherà caro per il suo discorso in cui ha minacciato la totale distruzione della Corea del Nord”.

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