Bimbo di quattro anni interviene nella lite tra i genitori: il padre gli spara in testa e lo uccide

Bimbo di quattro anni interviene nella lite tra i genitori: il padre gli spara in testa e lo uccide. Un bimbo di quattro anni interviene nella lite tra i genitori, ma il padre anziché desistere afferea una pistola, gli spara in testa e lo uccide. È successo la vigilia di Natale nello Stato americano del Maryland. L’uomo è stato accusato di aver ucciso il figlio durante una lite familiare.

La tragedia si è consumata quando il piccolo avrebbe chiesto al padre di uscire dalla camera della madre. L’uomo, in risposta, ha recuperato una pistola e ha sparato al figlio, uccidendolo. Durante l’episodio, ha ferito anche la madre del bambino, colpendola alla testa, e la figlia minore di un anno, che è stata raggiunta da un proiettile alla spalla. Successivamente, ha tentato il suicidio, ma è sopravvissuto.

La madre ha condiviso il suo dolore dichiarando che la perdita del figlio è un’esperienza insopportabile. In un’intervista ha ricordato come il bambino fosse emozionato all’idea di scartare i regali di Natale, ma non ha mai avuto l’opportunità di farlo. Le autorità hanno confermato che la sparatoria è avvenuta durante una discussione domestica, sottolineando che alle 6:35 del mattino sono stati chiamati per intervenire presso l’abitazione dove si trovavano vittime con ferite da arma da fuoco. Il bambino di 4 anni è stato dichiarato morto in ospedale.

Il racconto shock della madre

La madre ha rivelato che la violenza domestica era una problematica ricorrente nella relazione con l’uomo. L’uomo in passato era stato accusato di aggressione con arma da fuoco e condannato alla libertà vigilata. Nel gennaio 2023 era stato emesso un ordine restrittivo temporaneo per violenza domestica, ma l’accusa era stata successivamente archiviata.

Attualmente, l’uomo è accusato di omicidio di primo grado, tentato omicidio, abuso su minore e aggressione. È detenuto senza possibilità di cauzione. La madre ha esortato le persone che si trovano in relazioni violente a non ignorare i segnali di pericolo, pur riconoscendo quanto sia difficile prendere la decisione di andarsene. Ha sottolineato come la sua tragedia sia un monito sulla necessità di agire prima che sia troppo tardi.

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