Home » Chemio e trattamenti invasivi per 11 anni ma non aveva mai avuto il tumore: 51enne muore per insufficienza polmonare
Cronaca World

Chemio e trattamenti invasivi per 11 anni ma non aveva mai avuto il tumore: 51enne muore per insufficienza polmonare

Chemio e trattamenti invasivi per 11 anni ma non aveva mai avuto il tumore: 51enne muore per insufficienza polmonare. Un uomo viene sottoposto a chemio e trattamenti invasivi per 11 anni, ma in realtà non aveva mai avuto il tumore. Succede nello Stato americano del Montana, dove il 15 gennaio 2023, Scot Warwick, padre di due figli, è deceduto a causa di un’insufficienza polmonare all’età di 51 anni.

La sua morte ha svelato una verità scioccante: l’uomo, sottoposto per 11 anni a chemioterapia e trattamenti invasivi per un presunto cancro ai polmoni al quarto stadio, non aveva mai avuto alcun tumore. L’autopsia ha rivelato che il suo organismo era privo di cellule tumorali e che il decesso era stato causato dagli effetti collaterali della gemcitabina, un farmaco utilizzato nella chemioterapia, che aveva gravemente compromesso il suo sistema respiratorio.

La vicenda è iniziata con una diagnosi devastante: un cancro ai polmoni in fase terminale, caratterizzato da un tasso di mortalità del 90% entro pochi anni. Nonostante ciò, Scot e la sua famiglia non si sono arresi. Hanno affrontato insieme lunghi cicli di chemioterapia, terapie sperimentali e interventi chirurgici. Il tempo passava e, contro ogni previsione, Scot continuava a vivere, alimentando nei suoi cari la speranza di un miracolo. Tuttavia, dietro quella che sembrava una vittoria contro la malattia si nascondeva un tragico errore medico.

Il medico responsabile della diagnosi errata

Il medico responsabile della diagnosi e delle cure, il dottor Thomas Weiner, è stato accusato di gravi negligenze. Secondo un’indagine di ‘ProPublica’, Warwick non è stato l’unico paziente a subire le conseguenze delle sue azioni. Almeno altri dieci casi simili sono stati documentati, evidenziando una pratica sistematica di diagnosi errate e trattamenti non necessari. Inoltre, il rapporto ha rivelato che il medico avrebbe modificato i piani di fine vita senza consultare i pazienti, prescritto oppioidi in dosi elevate senza reale necessità e trascurato di documentare accuratamente il suo lavoro.

Dopo il decesso di Warwick, il dottor Weiner è stato licenziato, ma ha continuato a negare ogni accusa, arrivando a intentare una causa contro l’ospedale per il presunto licenziamento ingiusto. Nonostante guadagni superiori al milione di dollari, il suo operato ha causato sofferenze inestimabili a molte famiglie. La famiglia di Scot ha intentato una causa contro l’ospedale e ha ricevuto un risarcimento. La vedova, distrutta dal dolore, ha dichiarato: «I miei figli hanno perso il padre. Io ho perso mio marito. È stato un percorso lungo, straziante e terribile. Non lo augurerei mai a nessuno».

Seguici anche su Facebook. Clicca qu

Leggi anche:
Chemioterapie e biopsie per 9 anni: scopre di non aver mai avuto il cancro

Loading...
Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com