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Cronaca

Violenze sui neonati in culla: arrestata infermiera del reparto neonatale dell’ospedale

Violenze sui neonati in culla: arrestata infermiera del reparto neonatale dell’ospedale. Un’infermiera del reparto neonatale di un ospedale della Virginia (Usa) è stata arrestata con l’accusa di violenze sui neonati in culla, dopo che un’indagine ha rivelato che avrebbe inflitto lesioni a un neonato prematuro. L’incidente, avvenuto nel novembre 2023, potrebbe rappresentare solo uno dei molti casi di violenze.

Secondo l’ospedale, tre neonati hanno subito fratture inspiegabili nello stesso mese, mentre altre lesioni simili sono state registrate durante l’estate del 2023. L’indagine della polizia ha portato all’analisi di decine di video e centinaia di ore di registrazioni, che hanno permesso di identificare l’infermiera come responsabile. Le autorità continuano a raccogliere prove per garantire giustizia a tutte le vittime coinvolte.

In una dichiarazione, il capo della polizia ha ringraziato le famiglie e il pubblico per la pazienza, sottolineando l’impegno a indagare a fondo su ogni aspetto del caso. L’ospedale, che ha descritto l’infermiera come una “ex dipendente”, ha deciso di chiudere la terapia intensiva neonatale a titolo precauzionale. Ha inoltre espresso shock e tristezza per quanto accaduto, garantendo supporto ai pazienti e ai colleghi colpiti dalla vicenda.

Le violenze shock

Tra i neonati coinvolti, un bambino nato prematuramente con il suo gemello nell’agosto 2023 ha subito una frattura della tibia quando aveva appena due settimane. Dopo aver notato una decolorazione sulla sua gamba sinistra, i genitori hanno scoperto la lesione tramite radiografia e denunciato l’accaduto ai Child Protective Services, che hanno stabilito la responsabilità di un dipendente, senza identificarlo all’epoca. Il padre del neonato ha espresso indignazione per la negligenza dell’ospedale, sostenendo che le autorità avrebbero dovuto prevenire ulteriori danni non reintegrando la persona sospettata.

L’infermiera è stata arrestata il 4 gennaio 2025 e detenuta senza cauzione. La prossima udienza è fissata per il 24 marzo. Le indagini continuano per accertare l’intera portata degli abusi e fornire risposte alle famiglie coinvolte.

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