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Cronaca

Omicidio a Bergamo, addetto alla sicurezza del supermercato ucciso in pieno centro: killer in fuga

Omicidio a Bergamo, addetto alla sicurezza del supermercato ucciso in pieno centro: killer in fuga. Omicidio a Bergamo, dove un addetto alla sicurezza del supermercato Carrefour è stato ucciso a coltellate in pieno centro. È successo intorno alle 15:20 di ieri, venerdì 3 gennaio, in via Tiraboschi nel pieno centro di Bergamo, tra il viavai di passanti.

Mamadi Tunkara, questo il nome della vittima, 36 anni, era l’addetto alla sicurezza del supermercato Carrefour, al piano interrato dell’edificio che ospita l’Ovs. La polizia sta indagando per cercare di rintracciare il suo aggressore, fuggito a piedi in via Ghislanzoni e poi verso via Paleocapa. Gli investigatori stanno passando al setaccio le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona.

La ricostruzione

Al momento, la dinamica del delitto è ancora poco chiara. Non si sa se la vittima e l’assassino si conoscessero né se l’aggressione abbia un legame con l’attività lavorativa di Mamadi Tunkara, che si stava recando in bicicletta al supermercato per iniziare il turno. Secondo il racconto di un testimone riportato da ‘Il Corriere della Sera’, la vittima e l’aggressore si sarebbero rincorsi per alcuni metri lungo via Tiraboschi.

Successivamente, il 36enne sarebbe stato spinto contro la vetrina di un negozio, cadendo al suolo. In quel momento, l’assassino, descritto come un uomo «dalla pelle scura», lo avrebbe colpito «quattro o cinque volte» con un coltello di grosse dimensioni prima di fuggire, inseguito da un passante. Il corpo di Tunkara è rimasto accanto alla sua bicicletta, vicino all’ingresso del passaggio Pierantonio Cividini.

Mamadi Tunkara, originario del Gambia, viveva a Verdello. Lavorava al Carrefour tramite l’agenzia Top Secret, specializzata in sicurezza e vigilanza. Svolgeva mansioni di portierato, accogliendo i clienti e controllando tra l’ingresso e le casse. I suoi amici lo chiamavano Lookman, per la somiglianza con l’attaccante dell’Atalanta, e portava le stesse treccine distintive. Al momento dell’aggressione, si stava dirigendo al supermercato per iniziare il turno.

La nota del sindaco Elena Carnevali

«Con profondo sgomento abbiamo appreso del tragico evento accaduto nel centro della nostra città. In questo momento desidero esprimere tutta la mia vicinanza e il più sincero cordoglio alla famiglia della vittima, colpita dalla perdita così dolorosa. La sicurezza e la convivenza civile sono valori fondamentali per Bergamo, e ogni episodio di violenza è una ferita per tutta la nostra comunità. Come amministrazione, siamo in stretto contatto con le autorità competenti per garantire che la giustizia faccia il suo corso e fornire tutto il supporto più utile insieme al presidio del territorio per garantire la sicurezza di tutti i cittadini».

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