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Russia, blitz della polizia nei locali della movida: cittadini multati per “aspetto troppo gay”

Russia, blitz della polizia nei locali della movida: cittadini multati per “aspetto troppo gay”. A Tula, una città della Russia, i blitz della polizia nei locali della movida hanno portato a diverse multe ai cittadini con aspetto considerato “troppo gay”. L’episodio, riportato dal Daily Mail, è avvenuto a febbraio del 2024, ed è stato documentato in un video.

Il filmato finito al centro delle polemiche mostra uomini in uniformi militari arrestare almeno otto persone. I fermati sono stati accusati di “promuovere relazioni sessuali non tradizionali”, un reato in Russia dal 2013, solitamente imputato a chi diffonde contenuti pro-LGBT, ma in questo caso associato all’abbigliamento.

Secondo i resoconti, gli arrestati indossavano abiti che la polizia riteneva contrari ai valori tradizionali. Tra i casi segnalati, un uomo aveva croci di nastro adesivo nero sui capezzoli e un corsetto femminile, mentre un altro portava capelli arancioni, tatuaggi rossi sul viso, calzini rosa e un kimono sbottonato. Un altro uomo indossava un top corto, pantaloncini di pelle nera e calze a rete.

“Abbigliamento non consono”

Il giudice ha stabilito che tali abbigliamenti promuovessero uno stile di vita “non tradizionale” e non fossero coerenti con l’immagine di un uomo eterosessuale. Di otto fermati, sette hanno ricevuto multe fino a 50.000 rubli (circa 350 sterline). Solo un barista è riuscito a evitarla, sostenendo di essere goth e non LGBT.

L’episodio si inserisce in un contesto di crescente repressione anti-LGBT in Russia. La cosiddetta “legge anti-gay”, introdotta nel 2013 per vietare la propaganda LGBT tra i minori, è stata estesa nel 2022 a ogni forma di promozione di “stili di vita non tradizionali”. Questa normativa è stata utilizzata per colpire comportamenti come l’uso di simboli arcobaleno o dichiarazioni pubbliche di orientamento sessuale. Nel 2024, almeno 131 casi di “propaganda LGBT” sono stati portati in tribunale e 71 persone hanno ricevuto multe fino a 200.000 rubli (1.400 sterline).

Il governo russo giustifica queste azioni come parte di un impegno per promuovere i “valori tradizionali”. Lo scorso agosto, il presidente Putin ha persino firmato un decreto che facilita il rilascio di permessi di soggiorno agli stranieri che condividono tali valori, confermando l’intensificazione della campagna contro la comunità LGBT nel Paese.

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