Famiglia uccisa dal monossido, sciacalli nella villa a San Felice per derubare: divelti sigilli e una grata. Una banda di sciacalli ha rimosso i sigilli e una grata per derubare nella villetta della famiglia uccisa dal monossido a San Felice a Ema, una piccola frazione alle porte di Firenze, lo scorso 19 dicembre. A perdere la vita l’imprenditore Matteo Racheli, la sua compagna Margarida Alcione e il piccolo Elio, di soli 11 anni. I tre sono stati trovati morti a causa del monossido di carbonio, probabilmente sprigionato da una caldaia non revisionata da anni.
Lo scorso venerdì, la stessa abitazione è stata presa di mira da ladri senza scrupoli, che hanno tentato di introdursi nella proprietà ora sotto sequestro e sigillata per disposizione della Procura di Firenze, impegnata nelle indagini sulla tragedia. L’intervento tempestivo della polizia e l’allarme attivato hanno però costretto i malviventi alla fuga.
La fuga dopo l’allarme
Nonostante siano riusciti a rimuovere in parte i sigilli delle forze dell’ordine e a divellere una grata di una finestra, i ladri non sono riusciti a completare il colpo grazie al sistema di sicurezza attivo nella villetta. Le indagini sono ora focalizzate sull’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nelle vie di accesso a San Felice a Ema, nel tentativo di identificare i responsabili di questo ignobile atto.
La casa, segnata da un dramma profondo e da un dolore immenso, meriterebbe rispetto e considerazione, invece di diventare bersaglio di atti criminali. In quella stessa abitazione, una bambina di 6 anni era rimasta gravemente intossicata, fortunatamente ora fuori pericolo dopo giorni di cure. Un luogo intriso di sofferenza, che dovrebbe essere lasciato in pace.
Seguici anche su Facebook. Clicca qui per diventare fan della nostra pagina
Leggi anche:
Colombarone, malore improvviso durante la pedalata: ciclista muore sulle Siligate
Aggiungi Commento