Scopre di essere stata adottata a 31 anni e cerca i genitori biologici: trova il padre tra i suoi amici su Facebook. Una donna scopre di essere stata adottata a 31 anni e si mette alla ricerca dei genitori biologici, trovando il padre tra i suoi amici su Facebook. È la storia della giornalista Tamuna Museridze, originaria della Georgia, che nel 2016, ha visto la sua vita prendere una svolta inaspettata: ha scoperto di essere stata adottata e di avere da anni come amico su Facebook il suo padre biologico.
Tamuna ha scoperto la sua adozione trovando un certificato di nascita con una data diversa durante lo svuotamento della casa della madre adottiva deceduta. Per scoprire le sue radici, Tamuna ha creato un gruppo Facebook chiamato Vedzeb (“Sto cercando” in georgiano), che ha avuto un impatto significativo, rivelando uno scandalo sul traffico di bambini in Georgia. Migliaia di genitori erano stati informati della morte dei loro neonati, che invece venivano venduti per adozioni illegali.
Una svolta nella ricerca di Tamuna è avvenuta quando una donna nelle zone rurali della Georgia ha riferito di conoscere qualcuno che aveva nascosto una gravidanza nel settembre 1984, coincidente con la possibile data di nascita di Tamuna. Un test del DNA ha confermato che erano cugine, portando all’identificazione della madre biologica. Tuttavia, il primo contatto con la madre fu doloroso, con reazioni aggressive e negazioni iniziali. Successivamente, la madre ha rivelato il nome del padre biologico, Gurgen Khorava.
L’incontro con la madre biologica
Durante le riprese di un documentario nel 2023, Tamuna ha incontrato la madre biologica e ha appreso la verità: la madre aveva nascosto la gravidanza per vergogna e dato Tamuna in adozione dopo dieci giorni dalla nascita. La madre le ha chiesto di mentire dicendo di essere vittima del traffico di bambini, ma Tamuna ha rifiutato per rispetto delle famiglie realmente colpite da queste pratiche. Dopo questo disaccordo, hanno interrotto la comunicazione.
Quando Tamuna ha cercato Gurgen Khorava su Facebook, ha scoperto che era tra i suoi amici da tre anni, ignaro che fosse sua figlia. L’incontro tra Tamuna e Gurgen è stato emozionante; Gurgen ha immediatamente riconosciuto la figlia. Tamuna è stata presentata alla famiglia allargata di Gurgen, scoprendo somiglianze con il padre.
La ricerca di Tamuna è stata emotivamente intensa ma le ha permesso di formare nuove connessioni significative e riaffermare il suo impegno a favore della verità e delle vittime del traffico di bambini in Georgia. La coincidenza di essere amici su Facebook ha dimostrato come i social media possano unire storie umane e ricostruire identità, fungendo da ponte verso il passato.
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