Fabio Frizzi: “Mio fratello disse no a Berlusconi per un motivo. In Rai venne dimenticato dopo Miss Italia”. Fabio Frizzi sul fratello, e non solo, il noto musicista e autore di numerose colonne sonore di film cult, 73 anni, parla del noto conduttore scomparso nel 2018, in una intervista a ‘Il Corriere della Sera’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
Il primo ricordo di Fabrizio.
«Quando è nato, il 5 febbraio 1958. Avevo sei anni e mezzo e per un po’ ho creduto che a mamma fosse venuta la pancia perché aveva mangiato troppo. Poi un giorno mi dissero che sarebbe arrivata una sorellina».
[…] Gli faceva da babysitter.
«Ogni tanto me lo affidavano. Un pomeriggio, Fabri avrà avuto un anno, decisi di rendermi utile stirando i suoi pannolini di stoffa. Lo avevo messo su una seggiolina. Cadde e si fece un grosso bernoccolo sulla fronte. Non fui sgridato ma ero molto avvilito».
[…] Papà Fulvio, uomo di cinema, direttore generale della Cineriz, era severo.
«Avrebbe voluto due figli avvocati. Prendere un brutto voto a scuola era un guaio, mandavamo avanti mamma. Fabrizio se la cavava così: “Quando ti rimprovera, tu fai le facce, tipo Celentano”. Diventò un nostro tormentone».
[…] Le radio private.
«Io lavoravo già a Radio Antenna Musica, dopo il liceo si unì pure Fabri. Imitava chiunque, era forte. Del resto siamo cresciuti con Arbore e Boncompagni. Poi fu chiamato per un provino. Doveva fingere di presentare Lucio Battisti. Poco dopo entrò in Rai. Ci è rimasto fino alla fine».
Fabio Frizzi: “In Rai Fabrizio venne dimenticato dopo Miss Italia”
Rita Dalla Chiesa.
«La incontrò a Pane e Marmellata. Un colpo di fulmine. È stata una delle presenze più importanti della sua vita»..
Era contento della carriera che ha avuto?
«Certo, anche quando decise di non andare a Mediaset. Ebbe il coraggio di dire di no a Silvio Berlusconi che lo adorava. Fabrizio era una persona di grande onestà intellettuale. Fedele. Si sentiva un uomo Rai. Non sempre fu trattato come avrebbe meritato».
Cosa accadde?
«Dopo l’enorme successo di Miss Italia fu contestato da un grosso dirigente che dichiarò: “Sì, è andata bene però bisogna cambiare”. Per mio fratello fu una doccia fredda. Per un periodo venne dimenticato».
Ci restò male.
«Ha sofferto. Era un buono. Un limite, per qualcuno. Invece era un punto di forza».
[…] Diede buca a Demi Moore.
«La ospitò in trasmissione, credo nel 1998. Pare che Demi provasse una certa simpatia».
Lo invitò a cena ma lui declinò, era impegnato. Il giorno più bello.
«Due su tutti. Quello delle mie nozze con Francesca. Ricordo ancora l’abbraccio forte di mio fratello».
Fabio Frizzi: “In Rai venne dimenticato dopo Miss Italia”
[…] Con la sua bimba Stella.
«Perdere un genitore meraviglioso come Fabri, un bel papone così, è stata una strozzatura importante nella sua vita. Stellina lo adora, anche adesso che non c’è più ha una venerazione per lui, Fabrizio è la sua leggenda».
La malattia.
«Quando ha capito che non si trattava soltanto di un giramento di testa, ha deciso di combattere».
E ha lottato.
«Anche nella fase più brutta, l’ha affrontata con orgoglio ed enorme dignità. Non si è perso d’animo. Un altro dei giorni più belli della sua vita è stato quando è tornato a lavorare, con i colleghi e gli amici che lo hanno accolto in studio. “Eccomi, io sono qua”».
Chi gli è stato più vicino?
«Antonella Clerici, una sorella, tra loro c’era un affetto epocale. E Carlo Conti, che lo adorava da sempre».
Se n’è andato.
«Vuole sapere come ho superato la perdita? Credo che i cinque sensi siano limitati. Ci sono tanti altri modi in cui si riesce a percepire la presenza di una persona amata. Come quando mi capita di ascoltare alla radio la canzone di Jovanotti che Fabri amava tanto: Le tasche piene di sassi. O quando rileggo i suoi ultimi WhatsApp sul cellulare, dal numero che non ho mai cancellato: “Ciao, ci vediamo dopo”. E lo sento ancora qui».
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