Guardiano dello zoo sbranato da una tigre: morto a 52 anni. “Ha commesso un errore”. Un uomo di 52 anni, guardiano dello zoo, è stato sbranato da una tigre dopo essere entrato nel recinto. Secondo la polizia, avrebbe violato diversi protocolli di sicurezza. La tragedia si è consumata a Pitești in Romania. L’uomo è stato attaccato mentre cercava di nutrire l’animale, e secondo fonti locali è morto rapidamente.
Secondo i media rumeni, che citano fonti delle forze dell’ordine, il custode non avrebbe isolato le tigri dall’area di alimentazione, un dettaglio di non poco conto visto che ha portato a un incontro fatale. Scattato l’allarme, sul posto sono rapidamente intervenuti i servizi di emergenza, ma per la vittima non c’è stato nulla da fare. Il sindaco Cristian Gentea ha espresso dolore per la perdita, affermando che è il primo incidente del genere in 50 anni.
Secondo Arges Press, il sindaco Gentea ha dichiarato che i funzionari locali lavoreranno con gli investigatori per determinare le cause dell’incidente. Ha ordinato una sospensione temporanea delle operazioni dello zoo durante le indagini. Il custode era impiegato allo zoo dal maggio 2015.
L’episodio simile
L’episodio ricorda un incidente simile accadduto in Messico nel 2022, quando un custode è stato ucciso durante l’ora di alimentazione in uno zoo privato a Peribán. In un video, il guardiano si avvicinava alla tigre per accarezzarla, ma l’animale ha afferrato la sua mano e l’ha trascinata nella bocca. Jose de Jesus, il custode, urlava di dolore mentre la tigre non mollava la presa.
Nonostante fosse portato d’urgenza in ospedale, de Jesus si è rifiutato di far amputare la mano devastata. Successive complicazioni, insieme al diabete, hanno causato un infarto fatale.
Il recente incidente allo zoo di Pitești ha nuovamente sollevato preoccupazioni sulla sicurezza dei lavoratori negli zoo, evidenziando l’importanza di seguire i protocolli di sicurezza quando si lavora con animali selvatici. Il sindaco Gentea ha promesso un’indagine approfondita e misure preventive per evitare future tragedie di questo tipo (foto da archivio).
Seguici anche su Facebook. Clicca qui
Aggiungi Commento