Sindrome dell’Avana, le cause della misteriosa malattia che colpisce le spie americane rivelate in un rapporto. Il comitato di intelligence della Camera statunitense descrive per la prima volta in un rapporto la sindrome dell’Avana e le cause dietro la misteriosa malattia cerebrale che affligge spie e diplomatici statunitensi.
Il rapporto declassificato suggerisce che “sembra sempre più probabile che un avversario straniero” possa essere responsabile di alcuni dei casi. La malattia, che ha causato sintomi come vertigini, nausea e problemi di equilibrio, ha colpito oltre 1.500 funzionari statunitensi in tutto il mondo dal 2016.
Le reti di intelligence statunitensi a Cuba potrebbero essere state compromesse da spie straniere di paesi avversari come Cina e Russia, secondo il sottocomitato presieduto dal rappresentante dell’Arkansas Rick Crawford. Sono stati considerati vari fattori, tra cui l’esposizione a radiazioni, agenti chimici ed energia elettromagnetica. Alcuni esperti hanno anche ipotizzato che i sintomi possano essere psicosomatici.
Il report
Il rapporto critica la comunità dell’intelligence statunitense per aver ostacolato le indagini, accusando l’FBI e la CIA di non aver esaminato adeguatamente i sintomi dei loro agenti. Come riporta il Daily Star, la mancanza di cooperazione e l’incapacità di accedere a informazioni specifiche suggeriscono che la leadership dell’intelligence potrebbe nascondere qualcosa al Congresso.
La sindrome è stata chiamata così dopo che membri del personale governativo all’ambasciata statunitense all’Avana, Cuba, hanno segnalato sintomi. Da allora, casi simili sono stati riportati negli Stati Uniti, in Colombia, Cina, Russia, Georgia, Austria, India e Germania.
Il fenomeno ricorda l’epoca della Guerra Fredda, caratterizzata dalla paura di una guerra nucleare e dal conflitto tra alleati occidentali e il blocco orientale. La nuova ondata di spionaggio e intrighi tra le superpotenze rinnova le tensioni, evidenziando la continua lotta per il predominio globale.
In conclusione, il rapporto rivela che la sindrome dell’Avana potrebbe essere legata ad attacchi di avversari stranieri e critica le agenzie di intelligence per la loro scarsa cooperazione nelle indagini. Questo fenomeno continua a rappresentare una sfida significativa per la sicurezza e la salute dei funzionari statunitensi all’estero.
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