Levante: “Amore tossico e depressione post partum, mi vergognavo e sono finita in down”. Levante su un amore tossico che ha vissuto e la depressione post partum, la cantautrice siciliana, 37 anni, parla a cuore aperto in una intervista a ‘Io Donna’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
[…] Di cosa ha paura?
“Della guerra, dell’autodistruzione dell’uomo. L’8 ottobre 2023 è iniziata la guerra tra Gaza e Israele e le notizie di morte e violenza sono diventate la nostra realtà e normalità. Come si fa a farsi scivolare addosso tanto orrore? Io non riesco a distaccarmene. Non riesco a restare cieca davanti alla sofferenza e mi addolora l’indifferenza. Anche perché i conflitti nascono prima di tutto dentro noi stessi. A volte vorrei andare per sottrazione”.
In che senso, cosa significa andare per sottrazione?
“Vorrei apparire come sono davvero. Ho spesso la sensazione che l’interlocutore si faccia l’idea di me come di una persona che è solo il personaggio che interpreta. Io, invece, sono di più, sono un essere che vive negli abissi, che vive nella profondità, sono come un pesce che sguazza nei fondali marini, che ogni tanto risale e scopre cose nuove. L’ultima scoperta? La maternità. Ho saputo di essere incinta al terzo mese, è stato un incanto, non era stata cercata, mi sono lasciata andare al flusso, a volte le cose ci accadono senza che le cerchiamo”.
Levante: “Amore tossico? Mi vergognavo, poi ho denunciato”
[…] Lei ha raccontato di un amore malato vissuto dieci anni fa.
“Era un uomo molto geloso. Mi controllava: ” Dove sei? Perché non mi rispondi?”. Una volta ho subito un interrogatorio perché non rispondevo e mi ero solo addormentata sul divano. Mi ha scritto 980 mail in un mese ed è passato dalle minacce allo stalking. Ho provato soprattutto vergogna, molta vergogna. Non sapevo come gestire la situazione che proseguiva da un paio di mesi. Fino a quando un amico avvocato mi ha consigliato di denunciarlo”.
[…] Suo padre ricorre sempre. Lo ricorda su Instagram, nelle sue canzoni, in ogni intervista.
“Si chiamava Rosario. Se ne è andato per un tumore, parola che a casa mia è stata sempre un po’ nascosta. Mia nonna paterna per anni ha continuato a dire che mio padre era stato portato via dal “male del secolo” quasi a voler nascondere il dolore. Invece va data un’identità alle emozioni. La morte ci dà anche il potere di rendere le persone che se ne vanno bellissime. Me lo ricordo con la pipa in bocca mentre mi prende in giro per i miei voti a scuola. Ora il dolore è diventato adulto, ha la patente, si è come diplomato, laureato”.
Ha confessato di aver avuto la depressione post partum e auspicato un consultorio solo per questo disagio. Vivo, che ha presentato a Sanremo, è stato scritto in quel momento.
“Non si può essere tristi perché si è vissuta una gioia, si pensa. E invece può essere un periodo molto complicato per noi donne, bisogna fare i conti con un corpo che non è più tuo e con il processo ormonale. Mettiamoci anche la mia tendenza a essere un po’ depressa e sono finita in down. Si parla sempre del corpo, mai di quel che accade al cervello”.
Levante: “Depressione post partum? Sono finita in down”
[…] Per Laura Pausini ha scritto Ti porterei lontano. E lei ha commentato che si tratta di “una delle canzoni più belle mai ricevute e interpretate in tutta la carriera”.
“Laura è stata generosissima con me. Ha interpretato il brano così come glielo avevo mandato, fedele all’arrangiamento. Per me è stato un grande onore”.
Racconta sempre di tre numeri che la rincorrono: il 13, il 17 e il 23.
“Sono numeri che mi appartengono. Sarà un caso, ma tornano sempre in occasioni precise. Il 17 accadono cose belle, il 23 è la mia stella, sono nata il 23 maggio. Ho conosciuto Pietro, il mio compagno, il 17 luglio 2021, il 17 maggio 2013 è uscito Alfonso, il mio brano portafortuna e il 13 febbraio 2023 è nata mia figlia, mentre il 17 maggio prima ho saputo di essere incinta. E sul 13 ho scritto il brano Arcano 13. Ho sommato le lettere di Alma Fortuna Palumbo ed è uscito il 17, cioè le stelle, una carta dei tarocchi bellissima. Tutto è allineato”.
E il suo compagno, che lei ha descritto al vostro primo incontro come un dio siciliano, cosa ne pensa?
“Mi prende in giro, lui è un avvocato ed è il saggio di casa. Io vivo nell’iperuranio”.
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