Il Black Friday conviene? Storia, dettagli e curiosità del giorno degli sconti. Domani, venerdì 29 novembre, ricorre il Black Friday che apre il via ad un weekend di sconti per l’acquisto di vari generi di prodotti, una ricorrenza tutta americana che cade il giorno successivo a quello del Ringraziamento.
La tradizionale festa americana risale al 1621, quando i padri pellegrini, in segno di gratitudine per il buon raccolto dell’anno precedente, si radunavano presso la chiesa per rendere grazie al Signore. Dal 1952 il giorno successivo a questa ricorrenza che ricade nel quarto giovedì del mese di novembre, segna l’inizio degli acquisti in vista del Natale ed anche dei relativi saldi.
Molti attribuiscono il nome “BLACK” al traffico stradale che si creò nella città di Philadelphia a causa degli sconti dell’80%, validi esclusivamente per quella giornata. La grande affluenza di acquirenti presso i negozi americani causò una imprevista e spaventosa congestione stradale, da cui il termine oramai largamente usato anche al di fuori dei confini americani.
Ma gli acquisti durante questo periodo convengono davvero?
E’ chiaro che per chi è maniaco dello shopping la seduzione di poter acquistare a prezzo ridotto è un forte incentivo, ma non è sempre detto che ciò sia davvero conveniente. Iniziamo con dire che il fenomeno è oramai largamente diffuso e non si limita più ad una sola giornata ma si protrae per tutta una settimana e, alcune volte, anche più a lungo.
Legato inizialmente ai prodotti più costosi, come beni di lunga durata tipo elettrodomestici, cellulari, computer, la gamma di prodotti si è molto allungata negli anni fino a comprendere abbigliamento, accessori, giocattoli o libri. La manovra di marketing ha sicuramente successo: resistere alla allettante promessa di risparmiare in media il 25% sul prezzo del bene è sicuramente molto difficile ma il vantaggio spesso è solo apparente.
I prodotti di maggiore richiamo nel periodo tra fine novembre ed inizio dicembre (come i prodotti natalizi o legati al capodanno) difficilmente vengono scontati e ancora più di frequente quelli su cui viene praticato lo sconto sono reperibili a prezzi ancora minori tutto l’anno.
Quando confrontiamo i prezzi originali dei prodotti su vasta scala e in vari momenti, spesso appare come il prezzo proposto durante la settimana del black Friday non sia quello più basso registrato durante l’anno. Inoltre, i commercianti non applicano lo sconto al prezzo di mercato, ma bensì a quello di listino che è sempre ben più alto.
Proteste in Italia
C’è comunque da sottolineare che in alcune regioni italiane i commercianti hanno protestato contro l’uso indiscriminato degli sconti al fine di fidelizzare la clientela. Le statistiche proposte dall’Istat rivelano che nello scorso anno circa 123 milioni di persone hanno acquistato di persona durante la settimana Black Friday e che gli acquisti su piattaforme sono aumentati circa del 64,5%.
In Italia ad esempio gli acquisti durante i saldi anticipati del Black Friday sono aumentati del 311% mentre durante la settimana sono aumenti del 411%.
Ciò è causato da un aspetto psicologico da non sottovalutare: la percezione di avere solo pochi giorni per prendere una decisione, affrettata, sugli acquisti che spinge gli individui a comprare anche e soprattutto beni non necessari.
La tendenza dei consumatori è quella di essere attratti dalla manovra di marketing che induce a desiderare un oggetto solo perché presentato in modo diverso. In pratica si attiva la dopamina, l’ormone del piacere e della ricompensa che consente di rafforzare la sensazione d’appagamento.
E così noi consumatori un po’ perché attratti da sconti più o meno veritieri, un po’ perché gli ormoni ci dicono che dobbiamo assecondare la mania di acquisto, un po’ perché siamo ingannevolmente attratti dalle strategie di marketing, ci sfreniamo durante quei pochi giorni dando il via ad uno shopping selvaggio che durerà fino a Natale.
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