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Cronaca

Madre e figlia trovate morte in casa: 53enne e 86enne decedute da 5 mesi e nessuno se ne era accorto

Madre e figlia trovate morte in casa: 53enne e 86enne decedute da 5 mesi e nessuno se ne era accorto. Due donne, di 53 e 86 anni, madre e figlia, sono state trovate morte in casa, a Londra, in avanzato stato di decomposizione. Le due vittime era decedute da 5 mesi. La scoperta è avvenuta dopo che i vicini avevano segnalato un cattivo odore proveniente dall’appartamento, nel giugno dell’anno scorso. I vicini avevano anche notato mosche alla finestra e si erano preoccupati per l’assenza prolungata delle donne.

Un’indagine sulla morte della madre di 83 anni e della figlia di 56 anni ha rivelato che le due donne erano state abbandonate dai servizi di assistenza. Nel rapporto commissionato dal municipio di Redbridge, che attribuisce alle vittime gli pseudonimi Jasmine e Rowena, si afferma che la polizia, avvertita dai vicini per l’odore, ha trovato le donne in uno stato di decomposizione avanzata. Jasmine è stata trovata nella sua camera da letto, mentre Rowena è stata trovata nel corridoio.

Gli agenti non hanno trovato prove di violenza o segni di effrazione, ma hanno notato lo stato di abbandono dell’appartamento, con evidenti segni di accumulo compulsivo. Solo pochi mesi prima, le autorità erano state chiamate nello stesso appartamento per una lite tra vicini. Durante quella visita, la polizia metropolitana aveva notato un “comportamento bizzarro” e aveva dovuto “pretendere” di parlare con Jasmine, costretta a letto.

L’intervento della polizia mesi prima

Gli agenti avevano osservato un “enorme deterioramento” della salute mentale di Rowena e, in seguito ad altri “strani incontri” segnalati, era diventato evidente che Rowena non era più in grado di fornire cure adeguate alla madre. La polizia aveva sollevato una questione di tutela presso i dipartimenti locali competenti, ma i servizi sociali e i medici di base non erano riusciti a contattare le donne e non avevano più monitorato il loro benessere.

Questa mancanza di controllo è stata criticata nel rapporto, che afferma che “le procedure di salvaguardia sembrano essere state lasciate in sospeso, senza alcuna supervisione o monitoraggio da parte della dirigenza”. Il rapporto aggiunge che questo fallimento procedurale da parte di più agenzie avrebbe potuto causare la morte di una, se non di entrambe le donne.

Il Consiglio comunale di Redbridge ha confermato che aggiornerà la propria politica di “gestione delle emergenze” alla luce dei risultati del rapporto. L’autopsia ha accertato che Jasmine è morta di polmonite e di un ascesso al torace, mentre Rowena è morta di malattia cardiaca.

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