Aleksei Zimin, trovato morto a Belgrado lo chef anti Putin: giallo sulle cause del decesso. Addio ad Aleksei Zimin, trovato morto lo chef anti-Putin, è stato trovato senza vita a Belgrado in circostanze ancora da chiarire. Zimin, 52 anni, gestiva un ristorante a Londra ed era un volto noto della TV. Si trovava in un appartamento della capitale serba per presentare il suo libro “Anglomania” e aveva organizzato una cena esclusiva nel quartiere di Stari Grad.
Le autorità serbe non hanno ancora fornito dettagli sul decesso, aumentando il mistero attorno alla sua morte. Il corpo dello chef è stato scoperto dal proprietario dell’appartamento, con una contusione alla testa. Le autorità di Belgrado hanno disposto un’autopsia e un esame tossicologico.
Zimin aveva una carriera variegata tra Mosca e Londra. A Londra, aveva fondato il ristorante di cucina russa Zima nel quartiere di Soho, mentre a Mosca aveva aperto il ristorante Ragout. Aveva anche fondato la rivista “Afisha Food” ed era protagonista di numerose trasmissioni TV dedicate al cibo. Ivan Shishkin, altro chef russo, ha commentato: “Se le persone in Russia hanno iniziato a consumare in modo consapevole, ovvero a sapere cosa mangiano, è un suo grande merito”.
Via da Mosca dopo l’invasione dell’Ucraina
Dal 2022, Zimin si era trasferito stabilmente a Londra, lasciando la Russia. Si era esposto contro il regime del Cremlino già nel 2014, criticando l’attacco alla Crimea, e aveva rinnovato le sue critiche dopo l’invasione dell’Ucraina. Questo gli era costato l’interruzione della sua trasmissione di cucina sul canale TV russo NTV. Secondo la BBC, nel maggio 2022 il ristorante londinese di Zimin era stato bersaglio di un attentato incendiario. Zimin era sposato con una connazionale, costumista e collaboratrice della rivista Vogue, e la coppia aveva una figlia di 17 anni.
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