Dieta Chetogenica VS iperproteica: differenze e vantaggi. Dieta Chetogenica o iperproteica? Decidere è difficile. A prescindere dalle motivazioni, siano esse di carattere estetico o per salute, molti fattori di tipo psicologico ed ambientale rendono prendere la decisione complicato. Il voler rientrare in quei vecchi jeans che abbiamo conservato nell’armadio da almeno quindici anni, è il sogno di tutte le donne.
Forse perché questa idea ci fa sentire più giovani, più belle, più desiderate e ci restituisce una parte di quella sicurezza che l’inesorabile scorrere del tempo porta via. Chi non ha mai detto la frase: da lunedì dieta? E chi non ha mai consultato questa o quella amica per capire quale regime alimentare meglio si adatta alle esigenze quotidiane?
Negli anni sono andate di moda le diete più svariate: dalla Weigth Watchers alla dieta dissociata, la Dukan, la Atkins e se ne potrebbero citare tante altre. Le più recenti ed utilizzate sono senz’altro la dieta chetogenica e la dieta proteica.
Dieta iperproteica
Per dieta proteica si intende quel regime alimentare caratterizzato dal consumo quasi prevalente di cibi contenenti proteine al posto dei carboidrati semplici, o complessi il cui utilizzo è molto limitato. Secondo la società italiana di nutrizione umana, nella alimentazione correttamente bilanciata l’apporto di proteine deve aggirarsi intorno al 15% di tutte le chilocalorie introdotte quotidianamente. L’apporto rimanente dovrebbe essere per lo più ottenuto da carboidrati e in minima parte da grassi.
Nell’ambito della dieta iperproteica queste percentuali vengono modificate sbilanciando l’apporto calorico in favore quasi esclusivo di cibi proteici. Le proteine hanno il compito di fornire gli aminoacidi per la costruzione ed il rinnovamento dei tessuti e solo una piccola quota di esse viene utilizzata per produrre energia. Quando tale energia non viene più fornita dai carboidrati e dagli zuccheri necessariamente la funzione viene svolta dalle proteine.
Dieta chetogenica
La dieta chetogenica e invece una dieta fortemente ipocalorica nella quale i cibi consumati sono calcolati in maniera da rispettare delle precise proporzioni tra di essi. Secondo le linee guida della Società Italiana di Nutrizione Umana la percentuale di carboidrati da assumere viene ridotta circa al 10%, mentre le proteine sono lievemente aumentate e l’apporto di grassi può arrivare anche oltre il 60% delle kilocalorie consumate.
In tale maniera si favorisce la mobilizzazione dei grassi di deposito per la produzione di energia e si genera una situazione metabolica particolare detta chetosi vale a dire un accumulo di corpi chetonici nel sangue, cioè sostanze che si formano quando si utilizzano i grassi per la produzione di energia.
Lo stesso effetto si può ottenere anche con il digiuno poiché il corpo cerca di adattarsi ad una situazione sfavorevole ed inizia ad utilizzare prima riserve di zuccheri presenti nei muscoli e nel fegato e virgola esaurite queste scorte, utilizza le proteine. Una dieta chetogenica non è comunque adattabile a tutti.
Si tratta di una vera e propria terapia che può essere somministrata solo dopo aver attentamente valutato lo stato di salute generale ed aver programmato un tempo massimo di durata di questo regime alimentare. Pertanto, è altamente sconsigliato autogestire una dieta di tal genere e non rivolgersi ad uno specialista.
No al fai da te
Quando si parla dunque di diete ci si riferisce ad una vera e propria terapia che deve essere consigliata e seguita da un esperto del settore. Contattare un dietologo o un nutrizionista è sempre consigliabile onde evitare di incorrere in problemi di salute nel lungo periodo.
E’ inoltre sempre consigliabile affiancare ad un regime alimentare controllato della attività fisica. Fare ginnastica e sport aiuta sicuramente il metabolismo ed ha il fantastico effetto collaterale di sviluppare la dopamina consentendo miglioramenti a livello neurologico. Quindi se desiderate un trattamento terapeutico efficace uscite dalle vostre confort zone e mettetevi alla prova: una passeggiata in un bosco o una corsa all’aria aperta diventeranno ben presto una salutare abitudine.
Marcella Selo
Aggiungi Commento