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Sara Serraiocco: “In Vermiglio interpreto una figura misteriosa. L’Italia non è un paese per donne e madri”

Sara Serraiocco: “In Vermiglio interpreto una figura misteriosa. L’Italia non è un paese per donne e madri”. Sara Serraiocco su Vermiglio film al quale ha preso parte, la condizione delle donne in Italia, e non solo, l’attrice abruzzese, 34 anni, si racconta in una intervista a ‘Io Donna’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

[…] gli Stati Uniti sono un Paese dove l’anno prossimo potrebbe tornare per ritirare un Oscar: Vermiglio (Leone d’argento a Venezia 2024, ndr) potrebbe entrare nella cinquina dei film stranieri il prossimo 17 dicembre con l’annuncio della shortlist.
“Emozione pura. Quando ho letto la sceneggiatura ho pianto. Il film affronta tanti temi, maternità, perdita, rinascita e speranza. Parlando la prima volta con la regista, su Skype, le ho detto che avrei sostenuto qualunque ruolo volesse perché era una storia che doveva essere raccontata”.

[…] In Vermiglio lei è una moglie che non accetta la decisione del marito.
“Interpreto una figura misteriosa, una donna che proviene dal sud Italia, che porta addosso delle sofferenze atroci, ma sanguigna”.

Una donna passionale, in effetti: lei com’è in amore?
“Con il tempo sono riuscita, anche dopo la nascita di mia figlia, a razionalizzare i sentimenti, a vedere le cose con più chiarezza e meno istintivamente. Ora devo pensare anche per mia figlia Maria che ha due anni”.

Sara Serraiocco: “In Vermiglio interpreto una figura misteriosa”

È vero che l’ha già portata sul set… come baby attrice?
“In Sulla terra leggeri “interpreta” mia figlia in un flashback. Aveva sette mesi ed è stata più brava della mamma, non ha mai pianto. D’altra parte il cognome promette bene: Mangano, come la famosa attrice Silvana”.

Attrice e mamma, complicato conciliare la maternità?
“L’Italia non è un paese per donne e madri, nel senso che tutto è molto complicato, ci si sente sole come genitore. Bisogna ricorrere ad aiuti privati, personali. Sono fortunata, mio padre e mia madre mi aiutano, ma a volte sono in difficoltà anche a causa del mio lavoro che mi porta a viaggiare molto”.

Voleva fare la ballerina, poi è diventata attrice. Qual è stato il momento in cui hai detto: ”Voglio stare davanti alla cinepresa”?
“Sicuramente dopo le riprese di Salvo di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza. Mi sono messa in gioco per la prima volta in un ruolo molto difficile perché interpretavo una donna non vedente. Dopo ho deciso di frequentare la Scuola Nazionale di Cinema”.

L’abbiamo vista spesso in ruoli intensi: in Brutti e cattivi non aveva braccia, ne Il primo giorno della mia vita era una ginnasta sulla sedia a rotelle. Come sceglie e prepara le parti?
“Il cinema è un ambiente fatto di incontri, proposte che non ti aspetti, ricerca, riscontri deludenti. Amo il mio lavoro e mi piace costruire nel dettaglio i personaggi. Siamo tutti un po’ meticolosi nel nostro mestiere. Studio, mi documento, analizzo le possibili abitudini. Ad esempio per Giulia in La ragazza del mondo di Marco Danieli ho frequentato i Testimoni di Geova per tre mesi”.

Sara Serraiocco: “L’Italia non è un paese per donne e madri”

[…] Come è entrata, invece, nel personaggio un po’ dark della ballerina diversamente abile, ovvero senza braccia, di Brutti e cattivi?
“Sono stata aiutata da una coreografa, per il resto c’è la magia del cinema… Mi chiedono sempre come ho fatto a mangiare in quel ruolo. L’ho fatto. È la risposta più semplice. Ci sono milioni di persone che lo fanno”.

Cosa fa quando conclude le riprese di un film?
“Ho bisogno di isolarmi dal mondo, di decomprimermi, prendere dello spazio tutto per me. Mi sento sempre felice, ma svuotata. È un po’ destabilizzante lasciare un set, però bisogna ritornare alla normalità. Noi attori viviamo in questo equilibrio tra set e realtà”.

[…] Controlla anche la posizione dei pianeti prima di un provino?
“Ma no, non mi interessa. Le congiunture astrali sono solo quelle situazioni che capitano quel certo giorno, nel momento perfetto e succede qualcosa di magico”.

Quando le è accaduto di recente?
“Ogni volta che vado su un set. E ci andrò tra poco. So che sono nel posto giusto”.

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