Incinta mette all’asta il figlio su internet: 21enne arrestata subito dopo il parto. Una giovane di 21 anni, incinta, mette all’asta il figlio su internet al “miglior offerente”, ed estorce denaro a potenziali genitori adottivi nel reparto maternità. Per questo motivo la polizia l’ha arrestata dopo il parto, nello Stato americano del Texas. La donna ha pubblicato un annuncio a settembre in un gruppo web in cerca di “genitori adottivi” pochi giorni prima del parto.
Una donna ha “vinto” l’asta, ha firmato i documenti legali per adottare il bambino e si è recata al reparto maternità. All’arrivo in ospedale, ha scoperto che l’adozione era una truffa. La donna incinta aveva trascorso gli ultimi giorni della gravidanza vendendo il suo bambino non ancora nato online. Inoltre, chiedeva pagamenti in contanti ai potenziali genitori, inclusa una coppia dello stesso sesso della Louisiana, aspettando il miglior offerente mentre era a letto.
Le indagini
Secondo l’indagine, i tentativi di vendere il bambino sono iniziati il 21 settembre, appena tre giorni prima della nascita, quando la donna ha chiesto aiuto a un lontano parente per trovare una casa per suo figlio. Il parente ha poi scritto un post su Facebook in cui diceva: “Ha bisogno che qualcuno sia presente durante il parto e che porti il bambino a casa. Non vuole che vada in affidamento”. La donna incinta ha risposto che si trattava di una sorta di patto: chi avesse preso il bambino avrebbe dovuto risarcire. Il parente ha risposto: “È illegale!”.
La polizia ha arrestato la donna il 26 settembre. Aveva già due mandati di arresto pendenti. Il bambino è risultato positivo ai farmaci in ospedale. Juniper ha accettato di firmare i documenti di rinuncia alla custodia. Sebbene Wendy avesse chiesto la custodia, un giudice ha detto che il bambino era stato affidato a un conoscente di Juniper.
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