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Ichinono, manichini tengono compagnia ai pochi abitanti: il motivo triste (e inquietante)

Ichinono, manichini tengono compagnia ai pochi abitanti: il motivo triste (e inquietante). Gli abitanti di un piccolo villaggio in Giappone vivono in netta inferiorità numerica rispetto ai manichini. E non manichini qualunque, bensì a grandezza naturale. A Ichinono I manichini sono più che i circa 60 residenti rimasti. In questo villaggio i giovani crescono e se ne vanno per proseguire gli studi, la carriera o semplicemente per seguire un ritmo di vita più frenetico in città.

Ormai sono rimasti quasi solo anziani in pensione, che hanno deciso di rimanere piuttosto che andarsene, nonostante fossero stati incoraggiati ad andare altrove. Coloro che hanno superato l’età pensionabile ne “pagano il prezzo”, ha dichiarato la vedova 88enne Hisayo Yamazaki all’agenzia di stampa Agence France-Presse, mentre molti di loro lottano contro sentimenti di isolamento e solitudine nel piccolo villaggio.

Ma invece di trasferirsi o invitare più persone a unirsi alla zona, gli abitanti del villaggio hanno escogitato una soluzione leggermente fuori dagli schemi: realizzare manichini a grandezza naturale che, a dire il vero, sembrano un pochino inquietanti. Le immagini di Ichinono mostrano questi enormi pupazzi che, in alcuni casi, per rappresentano una famiglia, con due adulti e un bambino che sorreggono un carrello pieno di tronchi.

Un’altra raffigurazione è stata realizzata con il pupazzo di una giovane su una bicicletta, un’altra su un’altalena e altre ancora sono posizionate sui gradini delle case di alcune persone. Yamazaki ha affermato: “Probabilmente siamo in inferiorità numerica rispetto ai burattini”.

Lo scopo

In realtà la realizzazione di questi manichini ha uno scopo. Si tratta di un progetto, denominato “Puppet Hour”, lanciato dalla coordinatrice del tempo libero terapeutico e della ricreazione per SAPA, Josie Di Benedetto, e dalla consulente esterna Janice Greenberg. Secondo Di Benedetto, alcuni studi hanno dimostrato che i burattini possono alleviare i sintomi della solitudine e della depressione nelle generazioni più anziane.

Offrono una “esperienza visiva stimolante” che può essere utile per le persone anziane che soffrono di “declino sociale e cognitivo”. La drammaterapeuta Dannielle Jackson ha ribadito ad ABC News: “Nel processo di invecchiamento, in cui aspetti come la memoria o la parola potrebbero diminuire, l’immaginazione non sembra fare lo stesso”.

I burattini possono anche essere realizzati per evocare determinati ricordi di persone o esperienze. Jackson ha concluso: “Non è infantile, o un gioco da bambini. I burattini ti permettono di proiettarti in un modo sicuro. I burattini, o burattini empatici, permettono l’impegno e l’espressione sociale” (foto Afp news Agency video ‘X’).

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