Fa una ricerca su Google, arriva la polizia a casa: le quattro parole che fanno scattare l’allarme. Una coppia fa una ricerca su Google e arriva la polizia a casa. Il tutto per quattro parole digitate sul noto motore di ricerca. I fatti risalgono al 2013, quando la coppia, di Long Island, New York, stava cercando articoli per la casa di uso quotidiano. I due all’improvviso, si sono trovata in grosse difficoltà.
Raccontando gli eventi successivi, Michelle Catalano e suo marito, scrissero sul loro blog: “Cercare certe cose su Google stava creando una tempesta perfetta di profilazione terroristica”. Michelle, una scrittrice freelance, voleva ordinare una pentola a pressione mentre suo marito stava cercando un nuovo zaino.
Ciò li ha portati a fare ricerche separate online per trovare gli oggetti desiderati, un’operazione che normalmente non avrebbe allarmato le forze di polizia. Tuttavia, due giorni dopo, poco prima di licenziarsi, il marito digitò le parole chiave per entrambi gli articoli dal suo computer di lavoro.
Il personale IT segnalò le ricerche e il suo ex datore di lavoro le riportò al dipartimento di polizia locale della contea di Suffolk. La questione fu sollevata a seguito delle azioni delle persone presumibilmente responsabili degli attentati alla maratona di Boston avvenuti all’inizio di quell’anno.
L’attentato a Boston
L’attentato, avvenuto durante la maratona di Boston del 15 aprile 2013, vide due individui piazzare due bombe artigianali in pentole a pressione, che esplosero vicino al traguardo, a 14 secondi di distanza e a 210 metri l’una dall’altra. Durante l’attacco morirono tre persone e centinaia rimasero ferite, tra cui 17 che persero gli arti.
Dopo la ricerca involontaria effettuata dalla coppia su Internet, diversi SUV neri si fermarono davanti alla loro casa per assicurarsi che non rappresentassero una minaccia terroristica. Quindi, se non vuoi che la polizia si presenti a casa tua, evita di cercare le quattro parole “bomba in pentola a pressione” insieme alla parola “zaino”. Sul suo blog, Michelle descrisse l’esperienza, ripresa dal Daily Mail, surreale, dicendo che suo marito “vide tre SUV neri davanti a casa nostra; parcheggiati in modo da impedirgli di andarsene“.
In seguito alle preoccupazioni sulla sicurezza, la polizia della contea di Suffolk rilasciò una dichiarazione in cui si leggeva: “Gli investigatori della Criminal Intelligence della contea di Suffolk hanno ricevuto una soffiata da un’azienda informatica con sede a Bay Shore in merito a sospette ricerche informatiche condotte da un dipendente recentemente rilasciato“.
Michelle scrisse sul suo blog: “Per lo più ho provato un grande senso di ansia. Ecco dove siamo arrivati. Dove non hai aspettative di privacy. Dove cercare di imparare a cucinare delle lenticchie potrebbe farti finire su una lista di controllo”. Ha aggiunto scherzosamente: “Tutto quello che so è che se devo comprare una pentola a pressione nel prossimo futuro, non lo farò online. Ho paura. E non delle cose giuste”.
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