Roma, usciere comunale arrestato per pedopornografia: ritrovamento shock della polizia postale sui suoi dispositivi. A Roma un 57enne usciere comunale è stato arrestato per pedopornografia (detenzione di materiale pedopornografico). Si tratta di un uomo impiegato come usciere alla Sovrintendenza ai beni culturali di Roma, finito in manette in seguito a un’indagine internazionale della polizia postale.
Durante una perquisizione, le forze dell’ordine hanno trovato oltre seimila file contenenti immagini e video raccapriccianti di abusi su minori, inclusi bambini di appena due mesi. I file erano archiviati su vari dispositivi, tra cui smartphone, chiavette USB, DVD e computer, sia nella sua abitazione che sul posto di lavoro. L’uomo ha dichiarato di non aver prodotto il materiale, sostenendo di averlo solo scaricato per problemi personali, ma ciò non ha evitato l’arresto in flagranza.
A riportare la notizia è ‘Il Messaggero’, secondo cui gli inquirenti sono stati condotti a lui grazie all’indirizzo IP del suo computer, utilizzato per scaricare file da 18 siti diversi. La legge italiana punisce con pene fino a tre anni chi detiene consapevolmente materiale pedopornografico, un crimine aggravato in questo caso dall’enorme quantità e dalla gravità delle immagini.
Seguici anche su Facebook. Clicca qui per diventare fan della nostra pagina
Leggi anche:
Piacenza, 14enne precipita dal tetto di un palazzo: morta sul colpo. In caserma un coetaneo
Chiude i cani nel sacco e li getta nella fornace: 14enne filma tutto e pubblica il video. L’orrore
Bergamo, ragazza accoltellata a Costa Volpino: Sara muore a 19 anni
In ospedale per forti crampi allo stomaco: i medici le trovano 5 organi in più nel corpo
Turista in posa per una foto: muore travolto dalle onde davanti alla moglie
Aggiungi Commento