Tommaso Marini: “Selvaggia Lucarelli? Non cado nel trash. Ho accettato Ballando perché avevo in mente una cosa”. Tommaso Marini su Selvaggia Lucarelli, Ballando con le Stelle, e non solo. Lo schermidore marchigiano, 24 anni, parla della sua prima esperienza televisiva in una intervista a ‘Il Corriere della Sera’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
Cercava la ribalta dello spettacolo?
«Avevo in mente di prendermi un break e la proposta di partecipare l’avevo già ricevuta: stavolta ho accettato. Il mondo dello spettacolo mi ha sempre affascinato: da piccolo sognavo di fare l’accademia di recitazione. Quest’avventura non c’entra nulla con la recitazione, ma è un modo per capire se mi trovo bene in un ambiente differente dal mio».
[…] Selvaggia Lucarelli: è giusto dire che la provoca?
«Direi di sì, l’ha già fatto più volte e non so perché».
Magari la vuole solo spronare…
«E chi lo sa? Ma di sicuro non punto a litigare: ho appena iniziato con la tv, non posso finire nel “trash”. Cercherò di stare sulle mie: quello è il suo lavoro e io l’ho sempre stimata per la sua intelligenza».
Con quale giurato ha maggiore feeling?
«Guillermo Mariotto è quello che mi ha spinto di più assieme a Ivan Zazzaroni, che, forse per essere giornalista sportivo, mi ha capito subito. Con Fabio Canino vado d’accordo e davanti a Carolyn Smith che cosa posso dire? Lei è la tecnica, quindi alzo le mani».
Tommaso Marini: “Ho accettato Ballando perché avevo in mente una cosa”
Tommaso Marini è alto 1,97; invece Sophia Berto è 1,59: perché le hanno dato una partner così piccola?
«Non lo so, ma ci troviamo benissimo. Quando ci siamo incontrati ho notato la differenza, poi mi hanno detto che è del 2004, più giovane di me, e ho commentato “wow!”. Però è brava e sta facendo un lavoro complicato: la differenza di statura è un problema e non è facile mascherarla».
Sta sorprendendo con il suo look.
«D’acchito penso di essere accattivante e trasgressivo. Però mantengo un carattere “ottocentesco”, educato. L’aspetto più bello è che non sto recitando e che sono me stesso».
Mariotto dice che lei ha una componente «feminina».
«Ci può stare, ballo con grazia: non l’ha detto in senso negativo».
Si è disquisito sul suo essere «macho». E lei ha preso cappello.
«Si ritorna a Selvaggia Lucarelli: nella seconda puntata ha lasciato intendere che in me mancano la virilità e l’essere “macho”. Ho commentato che certi discorsi ci riportano indietro di 60 anni e all’idea del “macho” che per essere tale deve mostrare i muscoli. Poi ha corretto il tiro, dicendo che non intendeva quello. Io comunque non cambio».
Tommaso Marini: “Selvaggia Lucarelli? Non cado nel trash”
Ma Tommaso Marini si sente «macho»?
«Chissenefrega del sentirsi “macho” o meno. E chi è o che cosa è il “macho”? Il maschio non lo vedi da come si atteggia, semmai lo noti da come tratta una donna. Insomma, è un discorso molto più articolato».
L’hanno paragonata a Joaquín Cortés e a Michael Jackson.
«Magari… Io il Michael Jackson italiano? Ho detto: ragazzi, andiamo piano. In realtà tanti mi hanno detto che un po’ gli assomiglio. Conosco molte sue canzoni, anche le nuove generazioni non possono ignorarlo».
Continua ad avere le unghie pitturate?
«Sì, certo. È un modo di esprimermi? In realtà ho iniziato a usare lo smalto a causa della scherma: mi si rompevano le unghie e in questo modo le coprivo. Comunque ai Giochi di Parigi ne ho visti tanti con le unghie colorate, a cominciare da Noah Lyles, il campione dei 100 metri».
[…] Lei è riservato su vita privata, flirt, fidanzate: ma d’ora in poi riceverà gli assalti dei curiosi. È pronto?
«Prontissimo. In realtà mi piacerebbe molto dire che sono fidanzato. Ma non lo sono. Non mi nascondo, semplicemente non ho mai trovato l’amore. Quando lo incontrerò sarò felice di annunciarlo».
[…] Vincerà «Ballando con le stelle»?
«Oddio, faccio prima a vincere i Giochi 2028… Punto al 5°/6° posto: non è mai successo in vita mia. La sfortuna è che quest’anno il livello è alto: anche Federica Pellegrini è bravissima. Ecco, da lei ho da imparare pure per quanto ha combinato nello sport: la sua longevità agonistica è d’esempio per coetanei come me e Sinner. Io sono campione del mondo, Jannik è il numero uno del tennis, ma Federica è stata una delle più grandi campionesse italiane: è super-emozionante stare vicino a lei».
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