Il fascino eterno del π
Perché lo studio della geometria risulta tanto ostico alla maggioranza degli studenti? Probabilmente il motivo risiede nel fatto che essi la ritengono inutile, tanto nella vita privata quanto in quella lavorativa. Quando poi il processo logico matematico si riduce alla semplice applicazione di formule imparate a memoria e poco ragionate, ecco che appaiono i problemi insormontabili e si concretizza l’errato concetto che la matematica è troppo difficile e brutta.
Spiegare il significato intrinseco e pragmatico dei simboli matematici più diffusi ed utilizzati potrebbe essere la soluzione del problema. Pensiamo ad esempio al Pi greco. Gli studenti sanno, più o meno tutti, che il suo valore è 3,14; quelli più esperti ne sanno anche spiegare il significato geometrico come il rapporto tra la circonferenza e il diametro.
Ma davvero è solo questo? Solo un numero che serve per risolvere i 20 esercizi che il libro di testo propone?
Nota come costante di Archimede, fu il fisico svizzero Eulero a diffonderne il noto simbolo π. Il suo uso risale al tempo dei Babilonesi ed è citato nell’Antico Testamento della Bibbia, precisamente nel libro delle Cronache dove viene affermato che il suo valore è 3. Nel III sec. A.C. Archimede da Siracusa utilizzò dei poligoni iscritti e circoscritti ad una circonferenza e realizzò che, aumentandone i lati, i rapporto tra il perimetro l’area limita π.
Ma questo affascinante numero irrazionale e trascendente trova applicazione in vari campi che spaziano dalla meccanica quantistica al principio di indeterminazione di Heisenberg, alla legge di Coloumb o l’oscillazione del pendolo. Se potessimo davvero leggere le infinite cifre decimali del Pi greco potremo trovarci tutte le date di tutte le cose importanti della nostra vita: la data di nascita, quella della laurea, il giorno del nostro matrimonio, la nascita di un figlio, per non parlare di tutte le date che hanno segnato la storia.
Questa costante matematica contraddistingue quotidianamente la nostra vita: regola le vibrazioni di una corda di chitarra, l’espansione delle onde elettromagnetiche, la variazione della temperatura di un oggetto metallico, un profumo che si espande nell’aria, la diffusione di un virus. Un valore talmente importante da meritare un giorno specifico dedicato: il 31 Marzo viene infatti celebrato allo scopo di invogliare gli allo studio della matematica.
Marcella Selo
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