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Carol Alt: “La vecchiaia non mi spaventa, ho paura di un’altra cosa. Anni ’80? Non me li sono goduti perché lavoravo”

Carol Alt: “La vecchiaia non mi spaventa, ho paura di un’altra cosa. Anni ’80? Non me li sono goduti perché lavoravo”. Carol Alt sulla vecchiaia, gli anni ’80, e non solo. L’ex modella e attrice statunitense, 64 anni il prossimo 1 dicembre, ripercorre le tappe della sua vita professionale in una intervista a ‘Vanity Fair’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

Cosa significava essere una top model negli anni ’80 e com’era vivere appieno quel periodo?
«Se vuole sapere com’erano gli anni ’80, forse è meglio che chieda a qualcun altro (ride, ndr). I miei anni ’80 sono stati un turbine, molto pieni, tanto che non ho potuto godermeli come hanno fatto gli altri, pieni di feste e discoteche. Lavoravo 7 giorni su 7, a volte anche 18 ore al giorno. Mangiavo poco e dormivo solo qualche ore a notte. Vivevo in un mondo colorato e festoso, tutto bello, ma troppo veloce per apprezzare appieno ciò che la vita mi stava dando. In più, avevo in mente le parole di mio padre: “Quando compirai 25 anni, tutto questo finirà”. Quindi il mio unico pensiero era di lavorare sodo per guadagnare i soldi di cui avrei avuto bisogno per essere finanziariamente sicura per il resto della vita. Ciò che ho fatto nella mia carriera in cinque anni, molte persone non lo fanno in tutta la loro vita».

Carol Alt: “Anni ’80? Non me li sono goduti perché lavoravo”

Com’era il suo rapporto con le altre colleghe?
«Sarò onesta, non ho mai provato rivalità o invidia per le mie colleghe. Ero e sono ancora amica di alcune di loro, ad esempio: Kim Alexis, Ann Bezamat, Kim Charlton, Kelly LeBrock, Angie Everhart. Penso che siano tutte donne meravigliose. Ma eravamo tutte diverse. E quando oggi incontro una modella, vado subito da lei e la saluto. Nutro molto amore e rispetto per ogni donna che lavora in questo settore. Tuttavia, devo dire che a volte la mia agenzia voleva che fossi attenta. Molta gente cerca di approfittarsi delle persone che lavorano in questo settore. Ma è un argomento per un’altra volta».

Dopo la moda, ha continuato la sua carriera nel mondo dello spettacolo diventando un’attrice.
«Beh… ho fatto tutto quello che potevo fare. Ho scritto libri, ho fatto poster, calendari e video di esercizi. Ho condotto spettacoli e premiazioni. Sono diventata un camaleonte. E per ogni cosa che ho fatto, ho lavorato duramente, ho studiato, mi sono impegnata molto. Ho capito che il talento è un dono, non me lo sono guadagnato. Ma per far davvero brillare quel dono, servono tecnica, tenacia e dedizione, affinché la fortuna di avere delle capacità innate non finisca sprecata».

Carol Alt: “La vecchiaia non mi spaventa, ho paura di un’altra cosa”

Che rapporto ha con la bellezza?
«Beh, la bellezza è negli occhi di chi guarda, in realtà. Soggettiva e oggettiva. Ma in termini di bellezza, penso che la salute sia bella. E l’effetto collaterale della salute è il tuo atteggiamento anti-età. Quindi, a tal fine, mi prendo molta cura del mio corpo. Sono una crudista o quella che chiamo un’alternativa estrema e questo stile di vita mi fa sentire bene, soprattutto mi fa apparire bene. Faccio anche un po’ di sport e cerco sempre di sorridere. I sorrisi non costano nulla e fanno bene a chi li fa e a chi li riceve. In più, ho sempre fatto le cose con il cuore. Penso che la passione per quello che faccio sia uno dei più grandi doni che Dio mi abbia dato».

Che rapporto ha con il passare del tempo?
«Non mi è mai stata fatta questa domanda! Spesso mi dicono che sono bella, ma nessuno ha avuto il coraggio di chiedermi della vecchiaia. L’età avanza per tutti, non mi spaventa. Ciò di cui ho paura è di non essere in salute o di diventare ridicola. Ho chiesto ai miei amici di essere sempre onesti e di dirmi se faccio qualcosa di inappropriato o non adatto alla mia età».

Ha detto che c’è una Carol con la “C” maiuscola e una con la “c” minuscola.
«È assolutamente così. C’è la versione pubblica, con i set, le passerelle, i red carpet e le foto con i fan, poi c’è quella privata, con la spesa da fare, la spazzatura da buttare… lontano dai riflettori sono una donna come tutte le altre! Quando non lavoro vivo una vita low profile».

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