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Disastro Piracy Shield, blocca studenti e lavoratori anziché i pirati: esposto in Procura contro l’anti-pezzotto

Disastro Piracy Shield, blocca studenti e lavoratori anziché i pirati: esposto in Procura contro l’anti-pezzotto. Disastro Piracy Shield sabato sera, 19 ottobre, quando la piattaforma anti-pezzotto ha bloccato studenti e lavoratori che usavano Google Drive anziché i pirati. E il Codacons annuncia un esposto in Procura. Ma andiamo per gradi.

Piracy Shield, nel tentativo di bloccare il match tra Juventus e Lazio (che è rimasto comunque visibile), ha invece bloccato un sottodominio di Google appartenente a Google Drive. Dopo la segnalazione ai provider internet, entro 30 minuti è scattato il blocco automatico. Il risultato è stato che, per qualche ora, la piattaforma è diventata inutilizzabile. Wired Italia ha verificato che anche YouTube ha avuto problemi nello stesso momento. Eppure Google Italia aveva avvertito che Piracy Shield poteva causare problemi.

A lanciare l’allarme era stato Diego Ciulli, che dopo l’approvazione in Senato della piattaforma anti-pezzotto, aveva parlato del rischio di «ingolfamento» del sistema. Detto fatto. Nella serata di ieri è successo per circa quattro ore, durante le quali Google Drive non è stato accessibile a moltissimi utenti italiani. Era impossibile anche scaricare i file presenti sulla piattaforma di archiviazione e condivisione online di Google.

A segnalare il malfunzionamento è stato per primo DownDetector, il sito che raccoglie messaggi in tempo reale su problemi di siti o servizi online. Poi sono arrivati i post su «X» di diversi utenti che non riuscivano a scaricare documenti dal proprio profilo di Drive. E poco fa è intervenuto anche il Codacons, attraverso un comunicato.

Il comunicato del Codacons

“Quanto accaduto nella serata del 19 ottobre è gravissimo e rappresenta un precedente pericoloso a danno di una platea enorme di soggetti. La lotta alla pirateria è una esigenza che condividiamo da sempre, considerato che il fenomeno produce un danno per la collettività portando a ingenti perdite economiche per le società interessate e a un rialzo delle tariffe a carico dei consumatori.

Le misure di contrasto all’illegalità non possono tuttavia portare a incidenti come quello che ha interessato Google Drive, un servizio usato da una moltitudine di soggetti (utenti, aziende e professionisti), anche per motivi di studio e lavoro, e che ieri è rimasto bloccato per ore causando proteste e disagi”, si legge.

Im Codacons presenterà domani un esposto alla Procura della Repubblica di Roma “affinché apra una indagine sul caso volta ad accertare possibili fattispecie penalmente rilevanti e le relative responsabilità, valutando al contempo il sequestro del sistema Piracy Shield se non in grado di scremare adeguatamente i siti da bloccare nell’ ambito della lotta alla pirateria, poiché una tale circostanza rappresenterebbe una soluzione immensamente più grave del problema”, conclude la nota.

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