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Cronaca

Circondata e aggredita da un branco di 15 cani randagi: 15enne muore sbranata mentre torna a casa

Circondata e aggredita da un branco di 15 cani randagi: 15enne muore sbranata mentre torna a casa. Una ragazzina di soli 15 anni è stata prims circondata e poi aggredita da un branco di 15 cani randagi ed è morta sbranata mentre tornava a casa. La tragedia si è consumata nel tardo pomeriggio di giovedì, 10 ottobre, su una strada a Chulman (Yakutia), la regione più fredda della Russia. L’attacco è stato così violento che alla 25enne è stato strappato lo scalpo.

Stando a quanto si apprende da una prima ricostruzione, Viktoria Kashuba, questo il nome della vittima, stava parlando al cellulare con un’amica quando, all’improvviso, ha gridato spaventata: “Salvatemi, aiuto! Ci sono troppi cani!”. Ha gridato il nome della sua amica, prima di urlare mentre i cani che abbaiavano la circondavano. La connessione è stata quindi interrotta.

La ragazza è rimasta vittima di un’imboscata da parte del branco composto da almeno 15 cani. Il padre dell’amica ha chiamato immediatamente i genitori della 15enne. Il padre della vittima si è precipitato sul posto, ma quando è arrivato sul luogo dell’aggressione, ha trovato la figlia agonizzante in una pozza di sangue e con diverse ferite.

L’attacco ferocissimo

“Si possono ancora vedere le tracce sul terreno. L’hanno aggredita così violentemente che le è stato strappato il cuoio capelluto. Ho aiutato suo padre a portarla in macchina, e lui l’ha trasportata d’urgenza all’ospedale”, le parote di un testimone del tragico episodio riportate dal Daily Mirror. “Aveva gonfiore al cervello, strappi ai muscoli delle gambe, i suoi organi interni collassavano e solo il cuore funzionava ancora. Era viva grazie all’adrenalina e alla ventilazione meccanica”, ha aggiunto un parente della vittima, secondo il tabloid britannico.

Viktoria è arrivata all’ospedale in condizioni disperate. I medici l’hanno sottoposta ad alcuni interventi ma la ragazzina purtroppo non ce l’ha fatta. Viktoria è morta due giorni dopo il suo ricovero in ospedale. “Questa è una tragedia orrenda”, ha dichiarato il padre, chiedendo un intervento da parte delle autorità per ridurre al minimo i rischi rappresentati dai cani randagi.

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