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Salute

Integratori di caffeina, l’allarme degli esperti: “C’è un rischio legato a un errore del dosaggio”

Integratori di caffeina, l’allarme degli esperti: “C’è un rischio legato a un errore del dosaggio”. Attenzione agli integratori di caffeina, l’allarme degli esperti a proposito di un rischio molto comune legato a un errore nel dosaggio. Nel Regno Unito le autorità sanitarie hanno lanciato un duro avvertimento contro l’assunzione di dosi elevate di questi prodotti, spesso assunti dagli sportivi per sostenere gli allenamenti.

Ad accendere i riflettori sui rischi è stata la morte accidentale di Thomas Mansfield, uno sportivo deceduto nel gennaio 2021 all’età di appena 29 anni, per un arresto cardiaco. L’uomo ha accusato un malore dopo aver ingerito una miscela contenente sette volte la dose giornaliera consigliata. Qualche minuto dopo aver bevuto la miscela di integratori, che conteneva l’equivalente di caffeina di 200 caffè, ha cominciato ad avere la schiuma alla bocca e a tenersi il petto.

Come riporta il Daily Mail, durante un’inchiesta è emerso che il 29enne, del Galles del Nord, aveva assunto per errore integratori di caffeina pari a circa 16 volte la dose massima riportata sul retro della confezione. Ora le autorità sanitarie britanniche hanno diramato nuovi avvisi ai consumatori, invitandoli a prestare particolare attenzione nell’assumere le dosi corrette, attraverso le parole del consulente scientifico capo della FSA, il professor Robin May.

“Sebbene la caffeina sia presente naturalmente in molti prodotti alimentari, abbiamo prove che le persone non sono consapevoli dei livelli più elevati di caffeina presenti in alcuni integratori e dei rischi che ciò può comportare. Gli integratori di caffeina pura e altamente concentrata, come la caffeina in polvere, possono essere estremamente potenti. Pertanto, dovresti sempre seguire le istruzioni sul dosaggio riportate sull’etichetta e utilizzare strumenti di misurazione adeguati per assicurarti che il dosaggio sia accurato.

I rischi

Se le persone avvertono effetti collaterali della caffeina, come insonnia e agitazione, dovrebbero valutare la quantità di caffeina che assumono dagli integratori, oltre ad altri componenti della loro dieta”, ha detto, spiegando che un appello sarà rivolto snche alle donne incinte, con l’invito a limitare il consumo giornaliero di caffeina a 200 mg, ovvero circa due tazze di caffè solubile o una tazza di caffè filtrato. Da controllare sull’etichetta per verificare se vi è un avviso che il prodotto potrebbe non essere adatto.

La caffeina è disponibile in diverse forme, come polvere, gel, capsule e compresse effervescenti. L’effetto, secondo i consumatori, è una rapida sferzata di energia. Molti prodotti sono pensati per chi frequenta la palestra e vengono etichettati come integratori “pre-allenamento” in grado di migliorare la resistenza.

Il 29enne deceduto aveva assunto l’overdose di caffeina in polvere acquistata da una nota azienda britannica. La dose raccomandata di polvere è compresa tra 60 e 300 mg due volte al giorno. Tuttavia, dall’inchiesta sulla sua morte condotta nel 2022, è emerso che la sua bilancia digitale poteva misurare solo a partire da 2 g, ovvero circa sette volte in più rispetto alla dose massima.

Pochi minuti dopo che il 29enne aveva chiamato l’ambulanza, i paramedici sono arrivati e hanno tentato di ricalibrare il suo ritmo cardiaco “anormale” utilizzando un defibrillatore. È stato trasportato d’urgenza in ospedale in arresto cardiaco, ma è morto poco dopo. L’autopsia ha riscontrato la presenza di 392 mg di caffeina per litro di sangue, l’equivalente di circa 200 tazze di caffè. Dall’inchiesta è inoltre emerso che la morte può essere causata da livelli pari o superiori a 78 mg per litro di sangue. La causa medica del decesso è stata attribuita all’intossicazione da caffeina.

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