Si masturba troppo, 59enne in ospedale con l’aorta lesionata: salvo per miracolo. Un uomo di 59 anni si masturba troppo e finisce in ospedale con l’aorta lesionata. È successo a New York, negli Stati Uniti. Il 59rnne ha subito una complicazione cardiaca potenzialmente mortale, secondo i medici che lo hanno curato. Il tutto causato da una sessione di autoerotismo che gli ha provocato una lacerazione dell’aorta, l’arteria che trasporta il sangue dal cuore al resto del corpo.
Tali eventi sono considerati un’emergenza medica e uccidono fino a un terzo delle persone che hanno la sfortuna di subirne uno. Stranamente, l’uomo non ha accusato alcun dolore al petto, mancanza di respiro, perdita di coscienza o nausea, come ci si sarebbe aspettato. Invece, poco dopo essersi masturbato, “ha avvertito capogiri, una sensazione di formicolio a entrambe le mani e rigidità alla mascella”, come spiegato in un referto medico sul caso.
Il giorno prima l’uomo aveva percorso circa 5 chilometri, un dettaglio che suggerisce come il paziente fosse in forma fisica prima dell’evento. Il referto, pubblicato nel giornale Clinic and Experimental Emergency Medicine, ha continuato descrivendo come, dopo aver sofferto di sintomi vaghi, “decise di sdraiarsi e ha avuto un episodio di incontinenza urinaria”. È stato a quel punto che ha chiamato un’ambulanza.
Il ricovero
In ospedale, i test hanno rivelato che stava soffrendo di una pressione sanguigna estremamente bassa e un battito cardiaco lento. Temendo che soffrisse di sepsi, una reazione del sistema immunitario a un’infezione potenzialmente fatale, i medici gli hanno prescritto immediatamente degli antibiotici. Sebbene i suoi sintomi fossero migliorati, ha cominciato ad avere vertigini quando cercava di camminare e fu ricoverato per ulteriori esami cardiaci.
Infine, un’ecografia ha rivelato la vera causa: una dissezione aortica acuta di tipo A, nota anche come rottura dell’aorta. È stato sottoposto d’urgenza a un intervento chirurgico per la sostituzione di un innesto aortico, che ha comportato la rimozione della parte lacerata dell’aorta e la sua sostituzione con un robusto impianto tubolare flessibile. Si ritiene che si sia completamente ripreso.
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