Pressioni sul lavoro con minacce di tagli allo stipendio: dipendente si suicida e lascia un biglietto. A causa delle pressioni sul lavoro con minacce di tagli allo stipendio, un dipendente si è suicidato. È successo la settimana scorsa a Jhansi, nello Stato indiano dell’Uttar Pradesh. Tarun Saxena, questo il nome della vittima, 42 anni, era un manager presso una nota azienda che fornisce prodotti finanziari.
Il 42enne ha lasciato anche una lettera d’addio, dove ha rivelato che i suoi superiori lo avevano sottoposto a forti pressioni per il raggiungimento degli obiettivi negli ultimi due mesi, arrivando a minacciarlo con trattenute sullo stipendio. Dal canto suo l’azienda ha espresso profondo rammarico per la scomparsa di Tarun Saxena e, in una dichiarazione ufficiale, ha ribadito il proprio impegno a garantire un ambiente di lavoro rispettoso.
L’azienda ha inoltre reso noto che i dipendenti coinvolti sono stati sospesi dal servizio in attesa delle indagini in corso. “Siamo vicini alla famiglia di Tarun”, hanno dichiarato i vertici, garantendo piena collaborazione con le autorità competenti. Tarun è stato trovato impiccato dalka governante di casa che era appena arrivata nella sua abitazione.
Moglie e figli chiusi in una stanza
Prima di compiere il gesto estremo il 42enne ha chiuso a chiave la moglie e i suoi due figli in un’altra stanza. Dopo il ritrovamento del corpo, la governante ha avvisato il fratello di Tarun, residente nelle vicinanze. Questi è accorso immediatamente, ha aperto la porta e messo in salvo la moglie e i figli. La polizia, allertata subito dopo, ha preso in custodia il corpo per l’autopsia, dichiarando che ulteriori provvedimenti saranno presi a seguito della denuncia formale.
Come riporta India Today, Tarun lascia il padre, pensionato, la moglie e due figli. I familiari hanno confermato che le pressioni esercitate dai dirigenti dell’azienda per il raggiungimento degli obiettivi avevano pesantemente contribuito al suo tragico gesto.
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