Valeria Graci: “Mio figlio affetto da DSA, l’ho scoperto insieme al medico. L’unico uomo della mia vita è lui”. Valeria Graci sul figlio affetto da DSA, e non solo. L’attrice e conduttrice lombarda, 44 anni, ha raccontato come ha scoperto del disturbo. Suo figlio Pierluigi, 13 anni, avuto con l’ex marito Simon Russo, ha ricevuto la diagnosi un paio di anni fa: Disturbo Specifico dell’Apprendimento.
Da quel momento, il legame fra madre e figlio si è ulteriormente rafforzato. Ne ha parlato nel corso della trasmissione di Raidue “La Fisica dell’Amore”, condotta da Vincenzo Schettini. «Lui è l’unico uomo della mia vita . Io sono una mamma che cresce un figlio da sola con l’aiuto dei nonni, delle amiche, della famiglia, però da sola, perché sono separata, come tantissime altre mamme». La diagnosi di DSA è arrivata per caso, come ha spiegato la stessa Graci.. «Lo abbiamo scoperto io e il medico a cui ci siamo rivolti – ha confermato – perché a scuola non se n’è accorto nessuno, né alle elementari né in prima media. I professori possono davvero fare la differenza per i ragazzi».
Valeria Graci: “Mio figlio affetto da DSA, a scuola non hanno capito niente’
Tuttavia, come spesso accade, le sue dichiarazioni hanno generato reazioni contrastanti sui social, alcune delle quali così offensive da spingerla a rispondere pubblicamente. «Ho letto così tante cazzate e sentenze in queste ultime ore che mi chiedo come sia possibile che non si facciano le selezioni per accedere ai social, severe restrizioni, oppure un patentino solo per chi è veramente idoneo… – ha scritto su Instagram accompagnando una foto che recita “Wall of Gratitude” – Spesso siete tutti insegnanti, tutti avvocati, tutti psicoterapeuti, giudici, medici oppure semplicemente tutti stronzi solo per il gusto di esserlo… Per fortuna, come nella vita vera, esistono ancora persone intelligenti e gentili…».
Durante l’intervista televisiva, Valeria Graci ha poi parlato della sua situazione sentimentale. Sebbene sia single da diversi anni, sembra affrontare la cosa con serenità. «È capitato o capita almeno una volta nella vita di incontrare la persona giusta al momento giusto, ma anche la persona sbagliata al momento giusto – ha riflettuto, mentre si prepara per il ritorno a teatro a novembre con lo spettacolo “Ma non dovevamo vederci più?”, in coppia con Katia Follesa – . Non perché qualcuno sia sbagliato, semplicemente perché magari non siamo totalmente compatibili. Per cui, quando ci si incastra in qualcosa che non ci corrisponde e quindi si crea un attrito, bisognerebbe avere il coraggio di fermarsi un attimo e di prendere una distanza».
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