Ancona, disseppellivano cadaveri al cimitero per strappare i denti d’oro ai defunti: l’orrore. Orrore in diversi Comuni della Provincia di Ancona, dove alcuni dipendenti di una società appaltatrice dei servizi cimiteriali, strappavano i denti d’oro ai defunti al cimitero. Lo sciacallaggio avveniva nel corso delle esumazioni ed estumulazioni nei cimiteri della zona. Le protesi dentarie in oro delle salme venivano poi rivendute a un Compro Oro.
I fatti, risalenti al 2023, sono emersi nell’ambito di un’indagine condotta dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Jesi, sotto la supervisione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona. Cinque persone, tra i 30 e i 50 anni, sono state raggiunte da un avviso di conclusione delle indagini preliminari: quattro dipendenti di una società appaltatrice di servizi cimiteriali e un lavoratore di un’impresa di onoranze funebri.
Le indagini
Dalle indagini sarebbe inoltre emerso che, durante l’estumulazione di una salma, alcuni degli indagati, insieme a un dipendente dell’impresa di onoranze funebri, avevano proceduto alla riduzione del corpo sebbene non completamente mineralizzato. Le esumazioni avvenivano secondo i regolamenti comunali, che richiedono almeno dieci anni dal decesso.
La Procura ha contestato ai cinque indagati i reati di vilipendio di cadavere e di distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere. Il titolare di un Compro Oro di Jesi è stato invece escluso dalle accuse: secondo il *Corriere Adriatico*, non era a conoscenza della provenienza illecita dell’oro. I carabinieri non sono ancora riusciti a determinare con precisione il numero di cadaveri profanati né la frequenza dei saccheggi nei cimiteri della zona di Ancona (foto da archivio).
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