Mamma e figlia scomparse a Miane: tragico epilogo per Susanna Recchia e la sua bimba. Tragico epilogo per mamma e figlia scomparse a Miane, in provincia di Treviso, nella serata di venerdì. Le ricerche di Susanna Recchia e della sua bambina di tre anni da parte delle forze dell’ordine si sono concluse nel peggiore dei modi. Questa mattina, domenica 15 settembre, intorno alle 10, i corpi senza vita di madre e figlia sono stati trovati su un isolotto vicino all’Isola dei Morti, a Moriago della Battaglia (Treviso).
Secondo quanto dichiarato dall’assessore veneto alla Protezione civile, Giampaolo Bottacin, il luogo del ritrovamento si trova a valle del ponte di Vidor, a circa quindici chilometri da Miane. Nelle ultime ore, i Vigili del fuoco sono impegnati nel recupero delle salme e nelle procedure di riconoscimento. Sul posto hanno lavorato intensamente le forze dell’ordine, i volontari della Protezione civile e i Vigili del fuoco, utilizzando anche un elicottero, squadre nautiche, droni e cani molecolari.
La scomparsa e la lettera
Susanna Recchia, la sera di venerdì, aveva inviato un messaggio all’ex compagno chiedendogli di passare verso le 8 di sabato mattina per prendere la bambina. Da quel momento, la donna ha avuto 12 ore per allontanarsi da casa a Miane, insieme alla figlia, a bordo della sua Volkswagen Tiguan bianca.
Nell’abitazione ha lasciato una lettera di cinque pagine in cui esprimeva il proprio disagio e il desiderio di farla finita. A trovare la lettera è stato l’ex compagno la mattina seguente, quando non ha trovato né la donna né la bambina. Immediata la segnalazione alla Polizia di Conegliano e l’allarme di ricerca persona diramato dalla Prefettura di Treviso. Gli ultimi a vedere Susanna viva sono stati i vicini di casa.
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