La meta turistica killer dell’estate 2024: 15 morti in un anno, 7 nell’ultimo mese. Un turista del Colorado è stato trovato morto la scorsa domenica, 8 settembre, nel Grand Canyon (USA). La vittima è deceduta durante un viaggio di gruppo. Si tratta del settimo decesso dal 31 luglio ad oggi, un dato che ne fa in assoluto la meta turistica killer dell’estate 2024.
I funzionari del Parco nazionale del Grand Canyon hanno ricevuto una chiamata domenica mattina che segnalava una morte a Poncho’s Kitchen, una parte del Canyon tagliata in due dal fiume Colorado. Il defunto è stato identificato come Patrick Horton, che aveva 59 anni e viveva a Salida, nello Stato americano del Colorado. Il corpo è stato trovato da altri membri del suo gruppo al decimo giorno di viaggio verso la regione.
Il Grand Canyon ha avuto un’estate atipica con sei morti solo nel mese di agosto, da una donna travolta da un’inondazione improvvisa, a un salto da una scogliera, che è illegale nella regione, e che è andato storto. Soltanto nella prima settimana di agosto sono morte tre persone.
I dati horror
Il parco ha registrato 11 morti nel 2023, 12 nel 2022, impressionanti 23 nel 2021 e 13 nel 2020. In genere si tratta di qualcosa tra 10 e 15 morti durante l’anno intero, hanno affermato le autorità del parco. Dal 2014 al 2019, 103 persone sono morte nel Parco Nazionale del Grand Canyon. La morte di Patrick Horton segna la quindicesima vittima del 2024, avvicinandosi al limite superiore della media annuale.
Con una superficie di 4.926 km², il Parco Nazionale del Grand Canyon, in Arizona, racchiude gran parte dell’immenso Grand Canyon, con formazioni di roccia rossa stratificate che rivelano milioni di anni di storia geologica. Creato all’inizio del secolo scorso, è considerato una delle sette meraviglie naturali del mondo.
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