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Salute

Consumo eccessivo di carne rossa aumenta il rischio per tre gravi complicazioni: la scoperta

Consumo eccessivo di carne rossa aumenta il rischio per tre gravi complicazioni: la scoperta. Il consumo eccessivo di carne rossa aumenta il rischio di alcune gravi complicazioni. In primis il diabete di tipo 2, ma non solo. Numerosi studi hanno evidenziato una correlazione tra il consumo di carne rossa e lavorata e un aumento del rischio di malattie cardiache, alcuni tipi di cancro e una vita più breve.

Un’indagine condotta dai ricercatori di Harvard ha scoperto che un elevato consumo di carne rossa e altri prodotti animali ricchi di ferro eme aumenta il rischio di diabete di tipo 2. Recentemente, due nuovi studi hanno ulteriormente rafforzato queste evidenze.

Uno studio pubblicato su *The Lancet Diabetes and Endocrinology* ha analizzato i dati di quasi due milioni di adulti provenienti da 31 studi in 20 paesi, tra cui Stati Uniti, Europa e Asia. I ricercatori hanno valutato le abitudini alimentari dei partecipanti e monitorato la loro salute per una media di 10 anni.

Tenendo conto di fattori come fumo, BMI elevato, inattività fisica e storia familiare di diabete, hanno scoperto che consumare circa 28 grammi di carne lavorata al giorno aumentava il rischio di diabete di tipo 2 del 15%. Questa quantità corrisponde a una salsiccia di medie dimensioni o due o tre fette di bacon. Inoltre, mangiare 100 grammi di carne rossa non lavorata ogni giorno aumentava il rischio del 10%.

I dati a confronto

Un altro studio della Harvard TH Chan School of Public Health ha rivelato che il consumo di elevate quantità di ferro eme, presente soprattutto nella carne rossa e in altri prodotti animali, è associato a un rischio maggiore di sviluppare il diabete di tipo 2.

Sebbene la carne sia un alimento base in molte diete, il modo in cui viene preparata, lavorata e consumata in grandi quantità potrebbe causare più danni che benefici. Gli esperti ritengono che certe sostanze chimiche prodotte durante la cottura, insieme ad alti livelli di grassi saturi, possano contribuire alla resistenza all’insulina, un fattore chiave nello sviluppo del diabete di tipo 2. Non si tratta solo della quantità di carne consumata, ma anche del tipo e della preparazione.

L’ideale sarebbe limitare il consumo di carne rossa a tre o quattro volte a settimana, con un massimo di 455 grammi (600-700 g di peso crudo) a settimana. Per evitare un consumo eccessivo di carne, soprattutto rossa e lavorata, è consigliabile scegliere tagli magri e includere proteine vegetali nella dieta.

Come in molte cose, l’equilibrio è fondamentale. Gustare un buon hamburger ogni tanto non farà male, ma essere consapevoli del consumo complessivo di carne può aiutare a mantenere livelli di insulina sani. Conoscere i potenziali effetti sulla salute delle carni può aiutare a fare scelte alimentari più consapevoli.

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