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Lascia il figlio in auto con una pistola e va a fare la spesa: bimbo di 8 anni si spara e muore

Lascia il figlio in auto con una pistola e va a fare la spesa: bimbo di 8 anni si spara e muore. Una donna lascia il figlio in auto con una pistola e va a fare la spesa, il bambino, di appena 8 anni, la trova, si spara accidentalmente alla testa e muore. La tragedia si è consumata fuori una stazione di servizio lo scorso lunedì, 2 settembre, a Lehi, nello Stato americano dello Utah.

L’allarme è scattato intorno alle 19:40 con una chiamata alla polizis. Sul posto sono intervenuti gli agenti polizia ha dichiarato che gli agenti per rispondere ad una segnalazione per possibile ferita da arma da fuoco alla testa di un bambino all’interno di un veicolo. Secondo quanto riferito da un portavoce del dipartimento di polizia, alcuni agenti si trovavano già nelle vicinanze e sono quindi intervenuti abbastanza rapidamente.

Gli astanti e gli ufficiali hanno tentato di rianimare il piccolo, che poi è stato portato in un ospedale locale da un’ambulanza in condizioni disperate. È stato poi trasportato in un altro ospedale più a nord per le cure. Martedì mattina, la polizia ha dichiarato che il ragazzo, la cui famiglia è originaria diel posto, è morto a causa delle ferite riportate.

Aperta un’indagine

Stando a quanto si apprende dalla ricostruzione fatta dalla polizia, il ragazzino era da solo in macchina al momento della sparatoria e che questa sembrava autoinflitta, ma accidentale. Hanno aggiunto che il genitore del bambino sembrava essere all’interno della stazione di servizio in quel momento. Sono in corso indagini per stabilire come il ragazzo sia riuscito a mettere le mani sull’arma e su dove fosse custodita.

Un episodio simile si è verificato lo scorso marzo ad Allentown, nello Stato americano della Pennsylvania. Qui un bambino di tre anni ha trovato la pistola del padre sul divano e si è messo a giocare, finché non è partito un colpo accidentale che lo ha ucciso all’istante. Il padre è stato poi accusato di omicidio colposo e per due capi d’accusa di messa in pericolo dei minori, in relazione alla morte del piccolo di 3 anni, avvenuta il 28 marzo.

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