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Salute

Test del sangue prevede malattie cardiovascolari future nelle donne: la novità

Test del sangue prevede malattie cardiovascolari future nelle donne: la novità. È stato sviluppato un semplice test del sangue in grado di prevedere se una donna svilupperà malattie cardiovascolari in futuro. Questo test misura due tipi di grasso nel sangue e la proteina C-reattiva (CRP), un indicatore di infiammazione già utilizzato in ambito clinico. La ricerca è stata presentata al Congresso della Società Europea di Cardiologia 2024 (ESC) a Londra e pubblicata contemporaneamente sul New England Journal of Medicine.

Il test è stato sviluppato e validato presso il Brigham and Women’s Hospital di Boston. Per lo studio, i ricercatori hanno raccolto campioni di sangue e informazioni mediche da 27.939 operatrici sanitarie residenti negli Stati Uniti, partecipanti al Women’s Health Study. Le donne, che hanno iniziato lo studio tra il 1992 e il 1995 con un’età media di 55 anni, sono state seguite per 30 anni. Durante questo periodo, 3.662 di loro hanno subito un attacco di cuore, un ictus, un intervento chirurgico per ripristinare la circolazione o sono morte per cause cardiovascolari.

I ricercatori hanno valutato come la CRP ad alta sensibilità, il colesterolo lipoproteico a bassa densità (LDL) e la lipoproteina(a) [Lp(a)], un altro tipo di grasso, potessero predire questi eventi sia singolarmente che collettivamente. Le partecipanti sono state suddivise in cinque categorie, dai livelli più alti ai più bassi dei tre composti considerati.

I livelli sentinella

È emerso che le donne con i livelli più alti di colesterolo LDL avevano un rischio aumentato del 36% di malattie cardiache rispetto a quelle con i livelli più bassi. Quelle con i livelli più alti di Lp(a) avevano un rischio aumentato del 33%, mentre quelle con i livelli più alti di CRP avevano un rischio aumentato del 70%.

Quando tutti e tre gli indicatori — colesterolo LDL, Lp(a) e CRP — sono stati valutati insieme, le partecipanti con i livelli più alti avevano un rischio aumentato di oltre 1,5 volte per l’ictus e di oltre 3 volte per la malattia coronarica rispetto alle donne con i livelli più bassi. Sebbene lo studio abbia valutato solo donne, i ricercatori prevedono risultati simili anche negli uomini.

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