Paola Barale: “Addio Tv perché ho notato un aspetto agghiacciante. Io bisex? Potrei anche innamorarmi di una donna, un’idea ce l’avrei…”. Paola Barale sull’addio alla Tv, il tradimento di Raz Degan, e non solo, l’ex conduttrice rivela alcuni retroscena sulla sua carriera e torna anche sulle voci a proposito della sua presunta bisessualità, in una intervista a ‘Il Corriere della Sera’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
Che cosa resta della Paola Barale che fu e chi è la Paola di oggi?
«Se fossi ancora la ragazza che girava la ruota della fortuna in un programma di Mike Bongiorno dovrei preoccuparmi. Le esperienze ci cambiano e io ho avuto una vita piena: lavoro da 40 anni, ho iniziato a 17. Ringrazio l’universo per avermi portato tante opportunità, ma già quando lasciai Buona Domenica nel 2002 quella tv me la sentivo stretta».
Paola Barale: “Addio Tv perché ho notato un aspetto agghiacciante”
Che cosa le stava stretto?
«C’era meno spazio per l’intrattenimento che piaceva a me. Non c’erano più gag con Fiorello e gli ospiti come Brian Adams, Phil Collins, le Spice Girls venivano sostituiti dai concorrenti del Grande Fratello. Ricordo che Costanzo faceva scendere gli ospiti da una scalinata perché diceva che comunicava divismo. A un certo punto, fece scendere una signora qualunque, con la busta della spesa, sospettando che sarebbe bastato a farne un personaggio».
Aveva ragione.
«In quell’intuizione c’era tutto quello che sarebbe successo in tv. In trasmissione, presero a invitare le donne col seno grosso e si discuteva se era vero o rifatto, una cosa che trovo agghiacciante ancora oggi. Era anche un periodo in cui non stavo più bene con il mio marito dell’epoca. Mi dissi che ero fortunata, avevo guadagnato tanto e che quando hai la possibilità di scegliere la devi onorare. Per cui, me ne andai. Un anno dopo, io e Gianni Sperti ci eravamo lasciati, ma ero passata da essere richiesta tutti i giorni ad avere di colpo nessuna richiesta. Può essere deleterio, se non hai un equilibrio solido».
E lei lo aveva?
«Io non mi sono pentita. Incontrai Raz Degan, ero innamorata persa e iniziai a girare il mondo con lui e lì mi sono accorta che il mondo era più grande di quello che avevo conosciuto. La tv non mi mancava. Sentivo che avevo vissuto sotto una campana di vetro, ma non mi ero goduta la vita. Avevo sempre solo lavorato».
Paola Barale: “Io bisex? Potrei anche innamorarmi di una donna, un’idea ce l’avrei…”
A Fossano, studiava da insegnante di educazione fisica, poi fu scoperta e lanciata come sosia di Madonna.
«Non era la mia attività preferita, ma mamma mi dava una paghetta di cinquemila lire a settimana, mentre per un’apparizione mi davano un milione e avere denaro mi piaceva. Non ho mai ambito alla ricchezza, ma alla sicurezza economica sì. Andai a vivere da sola, l’anno dopo mi prese Mike. Dopo sette anni, però, stava diventando una specie di lavoro di ufficio e io non sono da ufficio. Quando Canale 5 mi chiese se volevo presentare La sai l’ultima? con Gerry Scotti, accettai, ma mi dissero che dovevo essere io a dirlo a Mike, che era un signore vecchio stile. Avevamo un rapporto formale, come fra datore di lavoro e dipendente. Glielo comunicai e sembrava che l’avesse presa bene. Torna il giorno dopo e, in studio, davanti a tutti, mi accusa di irriconoscenza, mi tratta malissimo. Non me l’aspettavo. Ebbi una crisi di pianto pazzesco».
Anche Costanzo prese male l’abbandono. Disse in un’intervista che era capricciosa e stava troppo in camerino.
«Non mi fece scenate, ma andai via e il telefono smise di squillare. Non sono esperta in matematica, ma uno più uno fa due. Comunque, non ero capricciosa: ero portatrice di novità non sempre apprezzate. Sono stata la prima a mettere in tv gli abiti firmati invece che quelli dei costumisti. Dolce e Gabbana mi disegnarono 25 look col push up a vista, che non piacevano alla produzione. Ero stata la prima a introdurre il make up lucido invece del cerone e mi dicevano che sembravo sudata».
[…] Perché teme tanto un amore?
«Perché l’idea di base mi piace, ma l’idea di un uomo che mi gira in casa mi terrorizza. Ho genitori che stanno insieme da sempre e, fino a dieci anni fa, sono stata sempre fidanzata o sposata, non pensavo che avrei imparato a essere una single felice con tanti amici divertenti. Nella commedia che ho appena portato in teatro interpreto Maria Teresa che ha due mariti e non mi sembra una brutta idea: tanto, un uomo come lo vorrei non esiste. Ma siccome non sono da tradimenti, meglio stare sola come sto».
Paola Barale: “Ttradimeni? Mi è successo anche di perdonare”
[…] Lei fu tradita clamorosamente, da Raz. Con Kasia Smutniak.
«Mi è successo anche di perdonare. Nell’arco di una relazione lunga, ti metti in discussione. Ma, ormai, sono antiperdono, perché ho perdonato e poi ho scoperto che lui ci era ricascato. E lì ho dovuto imparare a lasciare anche se ero ancora innamorata. Da allora, davanti a un uomo, mi chiedo se sta dicendo la verità o è un fake. Poi: spero ancora di aprire un portone e sbattere contro l’uomo della mia vita, ma quell’uomo non mi metto a cercarlo, non mi manca».
Da quanto tempo è single?
«Dal 2015. Ma questo non significa che non ho avuto qualcuno. Sono per la “situationship” più che per la relationship. È ora che le donne possano ammettere di avere una vita sessuale senza essere giudicate».
Come si spiega le voci che la indicano come bisex o fluida?
«A parte che, idealmente, potrei anche innamorarmi di una donna, un’idea ce l’avrei… Forse perché non sono mai andata a letto con nessuno per lavorare e perché, se non sono in tv, non porto i tacchi, non metto le gonne, sono maschile, e perché avevo la quinta e mi sono operata per avere la terza. Viviamo ancora in una società in una cui, se metti gli anfibi, forse non sei etero e non si capisce perché una non è felice di mostrare seno e sedere».
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