Addio Alain Delon, morto a 88 anni l’attore francese. Addio Alain Delon, morto a 88 anni il leggendario attore francese. Lo hanno comunicato i suoi figli. “Alain Fabien, Anouchka e Anthony, insieme al (suo cane) Loubo – si legge nella nota indirizzata ad Afp – sono profondamente addolorati nell’annunciare la morte del loro padre. Si è spento serenamente nella sua casa di Douchy, circondato dai suoi tre figli e dalla sua famiglia. La famiglia chiede di rispettare la privacy in questo momento di lutto estremamente doloroso”.
Considerato uno dei più grandi sex symbol della storia
Nato a Sceaux, l’8 novembre del 1935, Delon era considerato uno dei più grandi sex symbol della storia, oltre che uno dei più celebri attori francesi, al pari di Jean Gabin e Jean-Paul Belmondo, quest’ultimo suo eterno “rivale” mediatico nella Francia degli anni sessanta. La sua bellezza, caratterizzata da un aspetto ammaliante, un viso angelico e occhi di ghiaccio ipnotizzanti, gli ha permesso di interpretare personaggi cupi, misteriosi e solitari, spesso riflessi autobiografici del suo stesso essere.
La carriera
Le collaborazioni con registi come René Clément, Luchino Visconti e Jean-Pierre Melville sono state fondamentali per la sua carriera. Tra i suoi ruoli più celebri si annoverano il cupo e timoroso Rocco in “Rocco e i suoi fratelli” (1960), il principe Tancredi ne “Il Gattopardo” (1963), il killer Jeff in “Frank Costello faccia d’angelo” (1967), il gangster Rogert Startet ne “Il clan dei siciliani” (1969), e lo scrittore fallito Jean-Paul Leroy in “La Piscina” (1969). Ha interpretato anche Zorro nell’omonimo film di Duccio Tessari del 1975, il misterioso Robert Klein in “Mr. Klein” (1976) e il barone di Charlus in “Un amore di Swann” (1984).
Nel 1985 ha vinto il Premio César per il miglior attore per il film “Notre histoire”. Ha inoltre ricevuto il David di Donatello, l’Orso d’oro alla carriera al Festival di Berlino, e nel 1963 una candidatura ai Golden Globe per “Il Gattopardo”.
Dagli anni settanta ha lavorato anche come produttore cinematografico con la sua Adel Productions e come regista, dirigendo il thriller “Per la pelle di un poliziotto” (1981) e il drammatico “Braccato” (1983). La sua ultima interpretazione sul grande schermo risale al 2008 con il film “Asterix alle Olimpiadi”, mentre nel 2017 ha annunciato il suo ritiro dalle scene.
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