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Antonella Clerici: “Operazione d’urgenza? Sono stata fortunata. Il grande amore a 50 anni mi ha salvata da un incubo”

Antonella Clerici: “Operazione d’urgenza? Sono stata fortunata. Il grande amore a 50 anni mi ha salvata da un incubo”. Antonella Clerici sull’operazione d’urgenza a cui è stata sottoposta, il grande amore incontrato a 50 anni, è non solo, la conduttrice lombarda, 60 anni, ne parla in una intervista a “7”, l’inserto de ‘Il Corriere della Sera’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

[…] quando ha realizzato che poteva rallentare?
«Intorno ai 40 anni. È allora che cominci a dare un altro valore al tempo. Nel mio caso però mi sono accorta che non ne avevo più per diventare mamma. E il successo sentivo che non mi sarebbe bastato. Mi regalarono il mio primo adorato labrador, Oliver, e mi dissi: cavolo, forse vogliono dirmi che mi deve bastare un cane… Decisi di sottopormi a una serie di cure ed è nata Maelle».

Poi sono arrivati i fatidici 50…
«Li ho vissuti malissimo. Avrebbero dovuto essere molto più problematici i 60… Invece… Un po’ perché avevo perso mia madre quando lei aveva 55 anni e dunque per me quell’età si portava dietro una negatività forte, un senso di morte. Poi perché arrivò la menopausa e pensai: oramai sono vecchia. Oggi, avendone compiuti 60, mi dico: ma magari ne avessi 50. Solo che la menopausa “avvelena” quel decennio. Ti finisce il ciclo e dunque termina una parte di te. Oddio, magari un po’ sei contenta, però nello stesso momento pensi che si chiude un capitolo della tua vita. Io mi sono dovuta rendere conto, ad esempio, che per essere in forma dovevo dedicarmi più tempo. La pelle molla di là, la ruga si aggiunge… Un po’ di medicina estetica per necessità….».

Antonella Clerici: “Il grande amore a 50 anni mi ha salvata da un incubo”

Bilancio negativo?
«Ma no! Perché a 50 anni comunque ho avuto il privilegio di conoscere Vittorio. Gli dissi: beh, siamo grandi. Lui mi rispose regalandomi una clessidra e dicendomi: tu sei il tempo senza tempo. Questa frase me la ripete sempre. Vede, quando si incontra l’anima gemella nella seconda parte della propria vita, è vero che non c’è un tempo. Ho avuto una vita molto ricca ma molto sofferta dal punto di vista personale.

Vittorio è arrivato nel momento giusto, quasi per caso. Conoscerlo, innamorarci così… A questa età o hai cose in comune e ti giochi la tua vita o non ne vale la pena. È una scelta che ogni giorno facciamo. Il “qui e ora”, dopo i 50 anni, è più presente. Sa chi me lo ha fatto capire? Una mia amica, che un giorno ha preso il metro da sarta e mi ha detto: mettilo sui 50 e lascialo cadere. Vedi che il pezzo che hai vissuto è molto più lungo di quello che hai da vivere, e questa cosa ti fa pensare che non devi più sprecarlo. E poi inizi anche ad andare più ai funerali che ai matrimoni. Quando è morto un mio compagno di classe, ad esempio, mi ricordo che per me è stato uno choc. Quando sei giovane non hai pensieri di morte, adesso ho paura persino di fare una puntura!».

Antonella Clerici: “Operazione d’urgenza? Sono stata fortunata”

Eppure non sembra una fifona. Da poco ha comunicato al suo pubblico di essersi operata d’urgenza. E lo ha fatto con il sorriso.
«Ho avuto fortuna. Se non fossi andata quel giorno a Roma e non avessi incontrato il mio ginecologo di una vita che mi ha detto “ti devo guardare quella cisti che abbiamo visto a novembre”… Non so cosa sarebbe successo. A volte il tempo devi batterlo sul tempo. E così la risonanza, l’operazione… Se non avessero capito subito probabilmente avrei avuto problemi gravi. Quella ciste era border line. Raccontarlo mi è venuto naturale. Ho un patto di lealtà col pubblico, dicendogli tutto. Ora voglio andare a trovare ad Assisi Carlo Acutis (morto nel 2006 a 15 anni, verrà proclamato santo, le sue spoglie si trovano ad Assisi, ndr): mentre andavo a Roma guardavo Instagram e mi compariva lui, l’ho vissuto come un segno. L’ho pregato a lungo. Da quando ho fatto l’operazione non mi è più comparso.. Sa, sono molto credente. Proprio in questi giorni sto leggendo un bestseller francese Dio esiste».

[…] Ma di questo scorrere del tempo quali sono i segnali nella vita quotidiana?
«Beh, per esempio le mie colleghe molto giovani mi danno del lei e a me piace dare loro consigli… Ma non mi dà fastidio, penso sia giusto. Io quando ho conosciuto Raffaella Carrà la guardavo come la Madonna… Poi allora i miti erano ancora i miti».

Antonella Clerici: “Invecchiata ma c’è consapevolezza e serenità”

Usa con naturalezza i termini “giovane” e “vecchio”…
«Perché mi sento invecchiata, certo. Ma con consapevolezza e serenità. A 30 anni ero una bella donna, mi guardavano, perdoni il termine, con la bava alla bocca. Ora sono una bella signora consapevole della sua età, che non si metterebbe mai a giocare con queste cose. Uso una parola un po’ desueta: sono una persona seria. Considero una ricchezza diventare vecchi: hai tante cose da raccontare, tante persone a cui hai voluto bene, tante storie».

Rimpianti su come ha usato il tempo finora?
«Mi sono persa qualche recita scolastica di mia figlia. Ma perché ho dedicato tutta la mia vita al lavoro. Non è che ho fatto chissà che…. Non sono una di relazione. Ho sempre preferito rimanere chiusa nel mio guscio. E non perché fossi snob ma perché io ho fatto questo lavoro per il mio pubblico. E mi è sempre piaciuto essere riconosciuta per strada dalla gente comune e avere il loro amore. Il lavoro è la mia passione. Non ho hobby. Anzi no, forse uno: vedere case. Sarei stata una immobiliarista straordinaria. E poi le farmacie. Volevo aprirne una mia. Anche perché sono ipocondriaca: possiedo un armadio enorme con tutte le mie medicine, e ogni tanto me le guardo, controllo le scadenze… Poi il cibo, i ristoranti, gli amici. Cose molto semplici, insomma. L’unica mia trasgressione è la tv. Stare tanto in vacanza? Mi annoierei a morte».

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