In galera ingiustamente per 25 anni viene risarcito: lo Stato detrae 116mila euro per vitto e alloggio. Un uomo è stato in galera da ingiustamente per 25 anni e viene risarcito, ma lo Stato detrae dalla somma totale circa 116mila euro per vitto e alloggio. È quello che è successo a Paul Blackburn, che mel 2011 ha ricevuto un risarcimento per l’errore giudiziario nel Regno Unito.
Tuttavia, a Paul sono state detratte 100mila sterline (circa 116mila euro) per le spese di “vitto e alloggio” maturate durante il periodo di detenzione. L’importo è stato calcolato in base a quanto avrebbe speso se fosse stato libero. L’uomo era stato incarcerato per il tentato omicidio di un bambino di 9 anni, per il quale è stato assolto due decenni e mezzo dopo, a causa di gravi carenze nella presentazione delle prove in tribunale. Il suo legale ha fatto appello ed è stato rimesso in libertà.
Il ricorso
L’anno scorso, l’allora segretario alla Giustizia britannico, Alex Chalk, ha posto fine alla politica che prevedeva detrazioni dai pagamenti alle vittime ingiustamente incarcerate. A quel punto Paul ha chiesto di riavere indietro il denaro. Ma il governo glieli ha negati, sostenendo che gli ex detenuti non possono recuperare il denaro che è stato loro precedentemente prelevato, secondo quanto riferisce “Metro”.
L’ex detenuto ha detto di essere stato punito due volte per questa decisione, ma ha aggiunto che intende presentare ricorso. Nick Thomas-Symonds, direttore generale dei pagamenti del Regno Unito, ha affermato che è “standard” per il governo non applicare le decisioni retroattivamente. La stessa regola varrà per Andrew Malkinson, che ha trascorso 17 anni in prigione a Manchester, dopo essere stato ingiustamente condannato per stupro nel 2003.
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