Individuati i neuroni che controllano la voglia di mangiare: addio fame con un ‘click’. Gli scienziati dello Scripps Research hanno identificato un gruppo di neuroni che controllano la voglia di mangiare. Si trovano nel nucleo parasubtalamico (PSTN), e svolgono un ruolo cruciale nel controllo del momento in cui decidiamo di fare il primo boccone di cibo.
Questo nuovo studio, pubblicato su Molecular Psychiatry, getta nuova luce sui complessi meccanismi neurali che regolano i comportamenti alimentari. Il team di ricerca, guidato dal dottor Jeff Dunning e dalla dottoressa Candice Contet, ha utilizzato tecniche innovative per manipolare specifiche cellule PSTN nei topi, che diventano attive durante gli episodi di abbuffata. Attivando questi neuroni, hanno osservato cambiamenti significativi nei comportamenti alimentari e di bevuta negli animali.
Sorprendentemente, quando i ricercatori hanno attivato questo insieme di cellule PSTN, i topi affamati sono stati molto più lenti nell’iniziare a mangiare, ma più rapidi nel bere acqua. Questa scoperta suggerisce che questi neuroni guidano le prime fasi del processo decisionale guidato dalla fame, anche prima che si inizi a mangiare.
Il ruolo delle cellule PSTN
Ulteriori indagini hanno rivelato che diversi sottoinsiemi di cellule PSTN erano responsabili di vari effetti, tra cui l’alimentazione ritardata, l’assunzione accelerata di bevande e l’aumento del consumo di cibi dolci. Questa complessa combinazione di funzioni sfida la precedente comprensione del ruolo del PSTN nella regolazione dell’assunzione di cibo.
I risultati dello studio potrebbero avere importanti implicazioni per la comprensione e il trattamento dei disturbi alimentari, caratterizzati da un controllo alterato sull’inizio dell’alimentazione. Inoltre, i ricercatori ritengono che meccanismi simili potrebbero essere coinvolti nella perdita di controllo sul consumo di sostanze che creano dipendenza.
Questa ricerca non solo amplia la nostra comprensione delle basi neurali dei comportamenti alimentari, ma apre anche nuove strade per l’esplorazione del ruolo del cervello nei processi decisionali legati al cibo e ad altri stimoli gratificanti.
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