Orrore al Burger King, bimba trova l’hamburger schizzato di sangue: l’azienda chiude il ristorante. Orrore al Burger King di New York, dove una mamma è rimasta scioccata quando ha scoperto che il pasto della figlia era sporco di sangue. Il disgustoso incidente è avvenuto in una filiale della famosa catena di fast food situata a Getzville, nella parte occidentale dello Stato americano di New York.
Tutto è iniziato quando la signora Tiffany Floyd ha dato alla sua bambina di quattro anni, Tay, un menù per bimbi composto da hamburger e patatine fritte. La piccola aveva chiesto che il suo cibo fosse servito senza ketchup, quindi è rimasta sorpresa pensando che quella sostanza fosse la famosa salsa..È stato quando sua madre ha guardato più attentamente che ha scoperto con orrore che le macchie rosse sul cibo erano in realtà sangue.
La risposta del ristorante
Dopo aver chiamato il ristorante, il direttore ha dato una spiegazione logica, informando la donna che un cuoco si era tagliato la mano qualche ora prima. La mamma scioccata ha raccontato l’intero incidente in una breve clip pubblicata su TikTok. “Le ho dato il sacchetto per mangiare il cibo e ho sentito dire ‘Mamma, non voglio il ketchup’, quindi ho ripreso il sacchetto pensando che avessero sbagliato il nostro ordine e ho guardato e ho visto che c’era sangue dappertutto sul suo sacchetto, sull’hamburger, sul giocattolo, sulle patatine, su tutto”, ha raccontato, indossando guanti di plastica.
“Le ho detto subito di sputare il suo cibo. Aveva delle patatine fritte e un po’ del suo hamburger. E poi ho guardato il mio pasto, e c’era del sangue anche sul mio”, ha continuato. Ho chiamato il Burger King e il direttore mi ha detto che qualcuno si era tagliato la mano e che se fossi tornata mi avrebbe rimborsato. Mi sono rivolta al dipartimento sanitario locale e hanno presentato un rapporto, ma non possono fare molto altro”, ha spiegato la donna.
Le reazioni
Nel video rivela che sua figlia dovrà sottoporsi ad analisi del sangue mensili per un anno intero, per assicurarsi che non abbia contratto alcun tipo di malattia trasmissibile al sangue. Il Dipartimento della Salute della Contea di Niagara ha anche confermato di aver contattato il punto vendita del Burger King e di aver chiesto al direttore di confermare che un dipendente si era tagliato un dito, ma “non pensava che sanguinasse così tanto”, ha ricordato Floyd.
“È un problema serio e ora dovrò aspettare un mese intero per far fare a mia figlia gli esami del sangue per verificare eventuali problemi”. Floyd è apparsa molto più arrabbiata su Facebook, dove si è definita “FURIOSA” per il modo sprezzante in cui Burger King aveva gestito l’incidente. Alcuni utenti nei commenti del video hanno suggerito alla donna di fare causa al ristorante dopo l’incidente. “Contatta un avvocato: come minimo ti procureranno un risarcimento per compensare eventuali costi di analisi mediche ecc. (anche per lo stress emotivo). Non avere più a che fare con Burger King, prima chiedi consiglio all’avvocato”, ha suggerito uno.
La sede centrale di Burger King si è ora offerta di pagare tutte le spese mediche sostenute dalla famiglia a seguito dell’incidente. “Avevamo detto a Burger King che le spese mediche non erano sufficienti”, ha detto la donna al New York Post, spiegando che da allora la figlia “non ha più mangiato. Cosa succederebbe se mia figlia avesse bisogno di aiuto professionale?”
Burger King ha rilasciato una dichiarazione in seguito al preoccupante incidente
“Eravamo profondamente turbati e preoccupati. Siamo stati in contatto con l’ospite e stiamo lavorando con lei per risolvere questo incidente. Questo incidente è stato causato da un membro del team del ristorante che si è ferito a un dito e, dopo averlo notato, si è allontanato immediatamente. Abbiamo chiuso il ristorante per riqualificare tutti i membri del team e abbiamo assunto un’azienda esterna per effettuare una pulizia profonda. Prevediamo che il ristorante riaprirà lunedì e pagheremo integralmente i dipendenti per i turni persi durante questa chiusura temporanea”, ha spiegato l’azienda.
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