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Eleonora Giorgi: “Tumore? Mi angoscia solo un pensiero. Nell’Aldilà voglio incontrare 4 persone prima di tutti”

Eleonora Giorgi: “Tumore? Mi angoscia solo un pensiero. Nell’Aldilà voglio incontrare 4 persone prima di tutti”. Eleonora Giorgi sul tumore che la affligge, le nonne, i nipoti e non solo, l’attrice romana, 71 anni il prossimo ottobre, parla a cuore aperto in una intervista a ‘Il Corriere della Sera’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

Eleonora Giorgi, com’erano le sue nonne?
«Sono state l’architrave della mia infanzia. Avevo genitori giovanissimi, che a modo loro hanno anticipato qualsiasi cosa, ma totalmente inadatti al ruolo: negli anni ‘70 io e mio fratello eravamo gli unici del quartiere figli di separati. Nonna Katò e nonna Nancy sono state il fondamento dei miei primi dieci anni di vita, hanno forgiato la mia cultura ed educazione».

[…] Quanto ha inciso il tumore, un adenocarcinoma al pancreas, nel vostro rapporto?
«Mi ha fatto molto pensare ai cicli della vita. Il tumore è arrivato il giorno dei miei 70 anni, che poi erano 50 di carriera. Se avessi avuto trent’anni mi sarei disperata. Invece tutto sommato sono una vecchia che ha avuto una vita piena di avventure: posso permettermi di andarmene, anche se mi spezza il cuore».

Quale pensiero l’angoscia di più?
«Quello di chi resta. Mi devasta sapere che soffriranno».

Eleonora Giorgi: “Tumore? Mi angoscia solo un pensiero”

I medici cosa dicono?
«Ho chiesto di non avere nessuna pietà e mi hanno risposto che non hanno la sfera di cristallo: potrei vivere sei mesi dopo l’operazione o magari cinque anni o addirittura di più. L’intervento che ho fatto alla fine di marzo è andato bene, anche se il cancro non è sconfitto. Però era nella coda del pancreas, fosse stato alla testa sarebbe stato più grave, perché avrebbe intaccato organi come i reni e il fegato. Sto continuando a fare la chemioterapia e a fine agosto farò la visita di controllo. Un passo alla volta. Tanto abbiamo tutti una data di scadenza».

Cos’ha in programma in queste settimane?
«Domani (oggi, ndr) andrò nella casetta che ho preso in affitto al Terminillo con mio nipote Gianluca, il figlio di mio fratello, un nerd con il quale ci intendiamo alla perfezione: lui sta chiuso nella sua stanza con sei computer e io sto per conto mio. È diventato il mio badante».

Gabriele quando lo rivede?
«Ad agosto Gianluca mi porterà in Sicilia per cinque giorni: andremo in aereo, sulla sedia a rotelle. Con Gabriele abbiamo già in programma di predisporre tutto per un campeggio nel giardino dei nonni, a Porto Empedocle. Faremo per gioco quello che mi sarebbe piaciuto fare con lui se fossi stata bene: mi porterà i legnetti, i sassi, cose così. Vorrei lasciargli ricordi di un tempo bello speso insieme».

Deve stare attenta ad abbracciarlo?
«Devo stare attenta a qualsiasi cosa. Ciò che più mi manca è di non poterlo prendere in braccio, ma ho una cicatrice sulla pancia e un dispositivo nel braccio. Questa lontananza fisica mi fa soffrire. L’ho sempre cullato con le canzoni di Ornella Vanoni per farlo addormentare, è lui a chiedermi Senza fine».

Eleonora Giorgi: “Nell’Aldilà voglio incontrare 4 persone prima di tutti”

I suoi figli Andrea e Paolo le hanno fatto un regalo decidendo di sposarsi adesso, a due mesi uno dall’altro.
«Sono grata al mio primogenito (figlio di Angelo Rizzoli, ndr) e al fratello per avermi dato la possibilità di vederli e stare con loro ogni giorno. La malattia li ha messi di fronte a una nuova consapevolezza. Andrea si è sposato il 2 maggio e ha fatto una cosa semplice, avevo le cicatrici fresche. Paolo e Clizia il 12 luglio. Per entrambi c’è stato quasi un passaggio di testimone tra me e le mogli. Purtroppo nell’ultimo matrimonio ho dovuto usare un cappello, perché due giorni prima pettinandomi mi sono trovata le ciocche tra le mani».

Ora usa la parrucca?
«No. Ne ho provate alcune, ma mi pareva di avere una pelliccia in testa. Però ci sono dei cappellini graziosi».

Con la morte finisce tutto?
«Lo scoprirò viaggiando. Ho sempre sentito una voce dentro di me, da quando avevo tre anni, il che mi fa credere in una dimensione spirituale».

Chi vorrebbe trovare ad accoglierla, nell’Aldilà?
«Nonna Katò per prima. Poi Alessandro Momo, il mio fidanzato morto di incidente in moto. Angelo, il papà di mio figlio, e Oriana Fallaci. È stato fantastico che una donna così difficile abbia scavallato i pregiudizi nei miei confronti: ci siamo divertite insieme».

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