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Ragazza morta dopo vaccino Covid, la madre riceve un invito shock lo stesso giorno un anno dopo

Ragazza morta dopo vaccino Covid, la madre riceve un invito shock lo stesso giorno un anno dopo. La madre di una ragazza di 21 anni morta dopo aver ricevuto il vaccino Moderna contro il Covid, ha ricevuto un doloroso ricordo a un anno dalla tragedia. Natalie Boyce, 21 anni, è morta nel marzo 2022 presso l’Alfred Hospital di Melbourne, cinque settimane dopo aver ricevuto una dose di richiamo del vaccino Moderna Covid. Il suo caso è all’attenzione del tribunale del coroner di Melbourne.

L’ente di controllo medico australiano, la Therapeutic Goods Administration, ha successivamente inserito la 21enne tra i decessi collegati ai vaccini, l’unico collegato a Moderna. Deborah Hamilton, la madre della ragazza, è diventata una feroce oppositrice dell’obbligo di vaccinazione, affermando che sua figlia è stata costretta a farlo da un datore di lavoro part-time, oltre che dalla Deakin University di Melbourne, che hanno posto la vaccinazione come condizione per la presenza nel campus.

“Ritengo responsabili della morte di mia figlia sana coloro che promuovono i vaccini. Questo stesso medico di base il 24 febbraio di quest’anno, quasi un anno dopo la sua morte, mi ha insensibilmente inviato un messaggio chiedendomi di fare il richiamo del vaccino. Per loro il denaro è più importante della vita delle persone. Questo messaggio mi ha causato un forte stress emotivo”, ha dichiarato la signora Hamilton durante un’inchiesta parlamentare nel 2023.

La vittima soffriva di una rara malattia della coagulazione del sangue

Come riporta l’edizione australiana del Daily Mail, quando la 21enne aveva 15 anni, le è stata diagnosticata una rara malattia della coagulazione del sangue che colpisce circa una persona su 2000. La mamma ha affermato di non essersi resa conto che il vaccino potesse rappresentare un rischio potenziale per sua figlia.

“Ho anche scoperto che nel novembre 2021 c’erano stati avvertimenti per le persone con condizioni di compromissione immunitaria. Se avessi saputo di questo rischio molto concreto, Natalie non si sarebbe mai più sottoposta a un altro vaccino e credo che oggi sarebbe ancora viva”, ha detto la signora Hamilton al Senato australiano.

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