Parkinson, nuova procedura previene i tremori: “Svolta decisiva nella lotta alla malattia”. Svolta decisiva nella lotta al Parkinson, una nuova procedura previene i tremori, ridando speranza ai pazienti di riconquistare l’indipendenza. Eseguita per la prima volta in Scozia, la talamotomia ad ultrasuoni, una procedura non invasiva che può permettere alle persone affette dalla malattia di controllare i propri movimenti, è stata realizzata all’inizio di questo mese da un team della Scuola di Medicina dell’Università di Dundee.
La sperimentazione clinica internazionale è stata accolta come una “pietra miliare per la medicina scozzese” dai medici dell’università e come un “miracolo” dal paziente che ne ha beneficiato. È stata effettuata su pazienti affetti da Parkinson in altre località, ma su scala limitata poiché la tecnologia non è ampiamente disponibile. In Scozia, è stata eseguita su 60 pazienti affetti da tremore essenziale negli ultimi anni.
I tremori incontrollabili sono un sintomo del Parkinson, una malattia incurabile, e sono causati da livelli ridotti di dopamina nel cervello. La procedura senza incisione utilizza ultrasuoni focalizzati ad alta intensità per creare una lesione in una parte del cervello nota come talamo, che controlla i movimenti di una persona.
Come riporta il Daily Mail, l’università è uno dei centri leader a livello mondiale per la ricerca sulla malattia di Parkinson. Il dottor Tom Gilbertson, consulente neurologo e docente onorario, ha dichiarato: “Questo è un momento fondamentale per la medicina scozzese. Abbiamo già assistito all’impatto trasformativo che procedure simili hanno avuto sui pazienti che vivono con il tremore essenziale, quindi replicarlo per quelli con il Parkinson – che potrebbero non aver mai sognato di avere di nuovo un tale controllo sui propri movimenti – è un enorme privilegio.”
Il Parkinson
Il Parkinson è una patologia neurodegenerativa progressiva che incide prevalentemente sulle capacità motorie degli individui. La sua genesi è riconducibile alla degenerazione di neuroni dopaminergici, responsabili della produzione di dopamina, un mediatore chimico fondamentale per la regolazione del movimento. Tra i sintomi cardine si annoverano il tremore a riposo, la rigidità articolare, la bradicinesia e disturbi posturali.
Nonostante le cause precise rimangano ancora oggetto di studio, si ipotizza che elementi genetici e fattori ambientali possano influenzarne l’insorgenza. Attualmente non si dispone di una terapia curativa, tuttavia esistono diversi approcci terapeutici, quali farmacoterapia, riabilitazione motoria e, in casi selezionati, chirurgia, volti a mitigare i sintomi e promuovere un miglioramento nella qualità di vita dei soggetti affetti.
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