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Mara Venier: “Film con Ozpetek mi preoccupava ma lui è magico. Pensione? Vi dico la verità”

Mara Venier: “Film con Ozpetek mi preoccupava ma lui è magico. Pensione? Vi dico la verità”. Mara Venier sul film con Ozpetek, la pensione, la nuova edizione di ‘Domenica In’, e non solo, la conduttrice veneziana, 73 anni, ne parla in una intervista a ‘Tv Sorrisi e Canzoni’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

[…] Lei è mamma, nonna, “zia” d’Italia. Tre facce della stessa Mara.
«Metto “nonna” al primo posto, perché è essere mamma due volte: è una gioia totale, è la felicità, mi mette allegria. Quando sto con i miei nipoti dimentico i problemi e mi diverto da morire, anche perché hanno due età diverse e di certo non mi annoio…».

[…] Andiamo alla “zia”.
«Lo dicevo già 30 anni fa, “amori della zia”. Ero giovane, sono cresciuta, c’è stata un’evoluzione: sono maturata, come nella vita».

Imparando dagli sbagli?
«Soprattutto dai dolori, quelli che ti lasciano sempre un velo di malinconia».

Ma che cosa c’è nel suo cuore quando dice “amore della zia”?
«Accoglienza, inclusione. Sono la vicina di casa a cui poter chiedere lo zucchero e il sale ogni volta che serve, ma anche l’amica che ascolta e dà buoni consigli».

“Amori della zia” sono anche i telespettatori che aspettano “Domenica in”. Quando riparte
«A metà settembre».

Ha già iniziato a lavorare al programma?
«Sì, sono capoprogetto e ho già fatto alcune riunioni con gli autori, perché vorrei apportare qualche novità e pensare a un gioco da fare con il pubblico da casa. Mi manca la telefonata della signora che mi racconta che cosa ha cucinato».

Mara Venier: “Pensione? Vi dico la verità”

Ospiti che insegue da tempo e che vorrebbe portare in studio?
«Nessuno: sono già venuti tutti quelli che volevo, perché da me si sentono a casa, perché sono amici, grandi amici. Tra i tanti, vorrei ricordarne uno in particolare: Pino D’Angiò, che ci ha lasciati da poco. In un’intervista disse: “Non vado da nessuna parte, ma da Mara sì, perché lei mi coccola”. Ecco, queste sue parole spiegano tutto: da me gli ospiti vengono coccolati».

Ogni anno dice che sarà l’ultimo di “Domenica in”, poi ci ripensa e accetta di rifarla. Perché?
«Perché non so resistere. Prima mi dico: “Mara, stattene a casa…”. Se la Rai insiste, ci rifletto, ma poi accetto perché mi piace lavorare. E in questa azienda “Domenica in” è l’unico programma che sento mio. Altra cosa sarebbe un’idea diversa nelle piattaforme…».

Esclude quindi di andare in pensione?
«Questa sarà la mia ultima “Domenica in”, lo ridico anche quest’anno, lo giuro. Ma non significa che smetterò di lavorare in tv».

Che cosa mancherebbe alla tv se mancasse Mara?
«La schiettezza. Sono senza filtri e racconto tutto di me, anche i momenti difficili. Credo che il pubblico mi voglia bene per questo».

Condurrà anche delle prime serate in Rai?
«Sì, la serata per l’Unicef, a novembre, una cosa che faccio con molto piacere».

A febbraio ci sarà la “Domenica in” sanremese dal Teatro Ariston, come da tradizione?
«Sì. E come sempre verranno tutti gli artisti, perché sanno che io non tendo tranelli, non faccio trappoloni».

Il selfie con zia Mara è ormai un portafortuna dei giovani.
«Amori della zia… Li amo. E li difendo. Come Ultimo, l’anno in cui litigò con i giornalisti. Niccolò (Moriconi, vero nome del cantautore romano, ndr) è un nipotino vero. Sono andata al suo concerto, mi emoziona: è un artista che ti strappa l’anima, sa tirare fuori il subbuglio che c’è nei nostri cuori e lo mette nelle canzoni».

Mara Venier: “Film con Ozpetek mi preoccupava ma lui è magico”

[…] La dimensione casalinga le piace?
«Sì, mi fa sentire realizzata. Mi sveglio alle 5, pulisco e metto in ordine. Poi alle 9 arriva la domestica e mi dice: “Signora, ha fatto tutto!”».

Tutto tutto?
«Pure il terrazzo, invaso dai gabbiani. Ho provato a usare qualunque cosa per cacciarli: i cd, la scopa, i fogli d’alluminio appesi con le mollette. Ma si sono affezionati».

[…] Spesso cucina per tante persone: le sue cene con gli amici sono celebri.
«E quanto mangiano! Se avanza qualcosa, se lo portano a casa. Alberto Matano impazzisce per le mie lasagne di verdure con la besciamella: ci metto piselli, zucchine, asparagi e basilico».

Anche l’amicizia con il regista Ferzan Ozpetek è nata a tavola?
«No, l’ho incontrato la prima volta a “Domenica in”, quando era uscita la sua biografia per Mondadori. Dopo l’intervista ci siamo scambiati i numeri, poi è venuto a prendere un caffè da me ed è nato un “amore”. Mi fa dei regali bellissimi, come l’anello a forma di corona che indosso in “Diamanti”».

Interpreterà sé stessa?
«No, Ozpetek ha creato un personaggio per me in questo film corale, pieno di donne simpatiche. La Ranieri è pazzesca, la Trinca bravissima, idem la Ferzetti… E la Signoris, la Cucciari, la Minaccioni mi fanno ammazzare dalle risate. Sarà un film di donne per le donne. Io non recitavo da tempo, l’ultima cosa importante che avevo fatto era la fiction con Gianni Morandi (La voce del cuore del 1995, ndr). Ero un po’ preoccupata, ma Ferzan è magico: con lui sul set tutto diventa semplice».

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