Calo della domanda di cocaina, cartelli colombiani in difficoltà: “Il paese ne ha troppa”. A causa di un calo della domanda di cocaina, la Colombia ha un problema: ne ha troppa. Si è scoperto che blocchi di pasta di coca invenduta si stanno accumulando in tutto il paese sudamericano, famoso per essere la patria di Pablo Escobar. Le vendite della sostanza hanno subito un rallentamento e sono addirittura diminuite in molte delle regioni produttrici di cocaina del paese, facendo sprofondare le comunità che la producono nella povertà.
Parlando al New York Times, l’economista Felipe Tascón, come riporta il Daily Star, ha detto che il mercato della droga non aveva mai visto prima “un calo così drammatico”. Secondo l’emittente, il calo della domanda sarebbe dovuto, almeno in parte, a un accordo con le Forze armate rivoluzionarie della Colombia, o FARC, che sono state bloccate in un conflitto decennale con il governo. Il gruppo trafficava cocaina per finanziare la sua guerra e si avvaleva delle foglie della pianta di coca fornite dagli agricoltori locali.
Le possibili cause
Dopo che le FARC hanno abbandonato il territorio, si ritiene che organizzazioni criminali più piccole ne abbiano assunto il controllo. Leonardo Correa, dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine, ha affermato che questi gruppi più piccoli hanno sviluppato un modello di business diverso, tenendo gli agricoltori da cui acquistano più vicini al confine, dove è più facile portare i materiali fuori dal Paese. Per gli agricoltori che vivono nelle zone più interne del Paese, gli affari si sono esauriti.
Yamile Hernandez, 42 anni, coltivatrice di cacao e madre di due figli, ha dichiarato al NYT: “È stato difficile”, aggiungendo: “Non so cosa succederà”.Nel frattempo, luoghi come il Perù, l’Ecuador e i paesi dell’America Centrale hanno tutti aumentato la loro capacità di produzione di cocaina, il che significa che mentre la produzione di cocaina a livello mondiale non è mai stata così alta, per gli agricoltori della Colombia la domanda per i loro raccolti è in calo, così come il consumo.
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