Scoperta la causa della debolezza muscolare dopo le infezioni: svolta nelle cure. Un gruppo di ricercatori ha individuato una proteina che è la causa della debolezza muscolare dopo le infezioni. Tutto nasce dall’infiammazione cerebrale, che rilascia la proteina l’interleuchina-6. Questa specifica proteina viaggia dal cervello ai muscoli causando una perdita di funzionalità muscolare.
È quanto emerge da uno studio condotto dagli scienziati della Washington University School of Medicine di St. Louis e dell’Università della Florida. Il team, guidato da Aaron Johnson, ha utilizzato topi da laboratorio e moscerini della frutta per analizzare le conseguenze muscolari e cerebrali delle infezioni e delle malattie neurodegenerative.
Stando ai dati, pubblicati sulla rivista Science Immunology, i pazienti con queste problematiche, sperimentano infiammazione nel cervello e problemi muscolari. Ma i meccanismi alla base di queste conseguenze non sono ancora del tutto chiari. Tuttavia, il gruppo di ricerca ha scoperto che le infiammazioni cerebrali possono causare il rilascio di una proteina specifica, che si diffonde nel cervello e provoca una perdita di funzionalità muscolare.
Gli scienziati hanno anche individuato un possibile metodo per inibire questo processo, il che potrebbe avere importanti implicazioni per la prevenzione e il trattamento dell’atrofia muscolare. Questa condizione spesso si manifesta in concomitanza con problemi infiammatori, come la malattia di Alzheimer, infezioni batteriche o Covid-19.
Lo studio
Durante lo studio, gli autori hanno simulato un’infezione batterica da Escherichia coli, un’infezione virale da SARS-CoV-2 e l’Alzheimer. L’analisi ha rivelato che queste condizioni possono favorire l’accumulo della proteina interleuchina-6 (IL-6), che si diffonde in tutto il corpo attraverso il flusso sanguigno.
“I modelli animali mostravano chiaramente una ridotta funzionalità motoria quando i livelli di interleuchina-6 aumentavano. L’effetto risultante, una notevole debolezza, può diventare cronico”, scrive Johnson.
“IL-6 attiva quella che viene chiamata via JAK-STAT nei muscoli, che causa la ridotta produzione di energia da parte dei mitocontri. Diverse terapie già approvate dalla Food and Drug Administration per altre malattie possono bloccare questa via. Gli inibitori JAK e diversi anticorpi monoclonali contro l’IL-6 sono approvati per trattare vari tipi di artrite e gestire altre condizioni infiammatorie”, aggiunge Shuo Yang, altra firma dell’articolo.
“Non siamo del tutto sicuri del motivo per cui il cervello produce un segnale proteico che è così dannoso per la funzione muscolare in risposta a malattie tanto eterogenee. Ipotizziamo che sia un meccanismo per cui il cervello rialloca le risorse su se stesso mentre combatte la malattia, ma saranno necessari ulteriori studi per rispondere agli interrogativi ancora irrisolti”, conclude Johnson.
Seguici anche su Facebook. Clicca qui
Aggiungi Commento